Poesie Siciliane

LO BUE FRANCESCA LO BUE FRANCESCA Pubblicata il 10/02/2014

Il bacio


Un angelo piangeva lì, nella distesa d’oro.
Si struggevano le camelie nel tramonto vermiglio.
Piangeva la camelia imbrunita
nel fosco occaso dei satiri grigi.
Piangeva l’angelo la sua umile sottomissione,
piangeva con supplica secca e calcinata.
Le colombe addormentate
bevvero le sue gocce tremule nelle fenditure delle pietre
scavate dal sale, dalle spume.
Bevvero i figlioletti dolci
la rugiada bianca nelle camelie candide.
S’accese di stelle la camelia dell’occaso.
Maggio chiaro di brezze.
Perché muoiono le corolle accese
nell’iridescenza vermiglia della sera?
mi chiama la febbre della mia estasi oscura.
gesto errante, gloria imprecisa
nel grigio che sfugge.

El Beso
Un ángel lloraba allí,
en la distancia de oro.
Se estremecían las camelias en la tarde bermeja.
Lloraba la camelia anochecida
en el hosco ocaso de los sátiros grises.
Lloraba el ángel su sumisión medrosa,
lloraba con un rezo seco y calcinado.
Las palomas adormecidas
bebieron sus gotas trémulas
en las piedras excavadas en sal y espumas.
Besaron sus pilluelos dulces
el rocío de las camelias blancas.
Se encendió de estrellas la camelia del ocaso.
Mayo claro de luz.

¿Porqué mueren los pétalos encendidos
en la florescencia bermeja de la tarde?
me llama la fiebre de mi éxtasis oscuro.
ademán errante, gloria imprecisa,
en el gris que huye.

Francesca Lo Bue “L’emozione nella parola (Por la palabra , la emociòn)”

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