LEI
LEI,
Come prigioniero,
coi muri intorno di case, di ferro
- niente si vede e niente si può -
Debbo liberarti piccolo uccello,
bambina fragile soave sinuosa, aria che anela sospiri
Bianca neve, e cenere e giorni
dagli occhi di bruma
dai modi di vento oscuro
sono gialli i salici ed è aprile,
sono gialli i salici ed è maggio
Devi liberarti…devi andare al cielo
devi andare a un cielo,
dove c’è la terra e i passi
C’è solo lo gnomo seduto,
uno schiavo che mangia e piove!
e aprile è giallo…
Avvicinati Bianca di neve
imprigionata di cenere
Avvicinati agli usci incantati dell’aria
Avvicinati all’atrio del cielo imprigionato
Aprile è giallo,
e maggio è lontano…
Aspetta il prigioniero steso nel suo palpito
aspetta che un baleno ferisca la nube
e rompa il muro di calce
e cada l’acqua senza rospi,
un’acqua di pianura senza sole ferito.
Il prigioniero aspetta nell’ululo spento, nell’aprile giallo
Col cuore visse di una Patria lontana, di un maggio sparito, di occhi senza risveglio.
E il prigioniero visse dormiente nel ferro che scricchiola
Il prigioniero visse nelle ore senza strade.
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