La ballata del vispo Angelino e del Sire-innocente a metà.
La ballata del vispo Angelino e del Sire-innocente a metà. Il vispo Angelino dicea tutto contento: Sire… abbiam vinto… abbiam vinto La corsa è finita. La prescrizione è arrivata Col mio scudo la libertà è incassata. Cribbio! mio vispo guerriero Più che il tuo scudo poté il “default” Più che il tuo affanno poté il mio ricatto Poté la ragione di Stato Ma che vittoria, sono solo innocente a metà. Lo so Sire… lo so Ma sua “superiorità” non si è accorto che mentre preparavo leggine su leggine per salvare la sua santa persona l’Italia affondava il popolo protestava: ladri, corrotti, imbroglioni la gente pagava, piangeva, perdeva il lavoro e la dignità, insieme alla libertà. Perché veda, per la povera gente la libertà sta in queste semplici cose Non sta nelle beghe dei corrotti né nella difesa degli eletti. Sappia mio Sire Che anche gli amici ci consigliavano: Via… presto… lontano… lontano! Non c’era tempo… tempo davvero, solo quello di una leggina piccina picciò Una dispensa per la difesa della sua libertà Solo uno scudo, uno scudo bucato Che non prevedeva dignità e neppure onorabilità. Perdinci! Mio vispo guerriero Io sono un eroe perseguitato, calunniato Sono innocente, innocente davvero Sono il più ricco, il più importante Sono la legge, sono il divino potente Non posso essere innocente a metà. Sire… la supplico… stia zitto, non sfidi la sorte Non blateri del pubblico denaro perduto Pensi a quello pubblico depredato, a quello privato occultato. Pensi a quanti amici della cricca abbiamo salvato, graziato con le leggine che abbiamo emanato Pensi alla favola “della nipote di Mubarak”, a quella “del povero Mills” che, senza rispetto del sacro parlamento, per verità abbiamo spacciato Suvvia “sommo” sapevamo tutti che erano barzellette Per le sue serate divertenti. Taci… mio vispo Angelino… hai avuto la tua alta mercé Il tuo prestigio, il tuo potere, di più potevi… potevi! Sire… mi prostro, Le sono obbligato… mi creda La mia gratitudine è immensa, lo sa Persino il bene del mio paese ho scordato, tanto sta al sud, ho pensato non vede non sente, sa anche tacere e forse è pronto a perdonare… chissà! Ma io… io…sono fiero di averla servita. Comprenda però che si rischiava la sua degna incolumità Io che ho letto qualche libro di storia ho avuto tanta… tanta paura più di così non ho potuto… mi creda. Ora… mi ascolti Nell’Italia che abbiamo ingannata, plagiata, frodata, lasciata Non c’è via di mezzo… tutti a metà. Il popolo rischia la pelle per un tozzo di pane Non ha più voglia dei suoi deliri, dei suoi sproloqui Le sue amenità e neppure delle sue verità. Perdinci… Angelino Io sono più importante di questi pezzenti…”sono innocente”. Sire ora taccia… taccia davvero… non sfidi i pezzenti se affamati diventato più potenti dei potenti. Accolga la sua mezza vittoria piuttosto che la sconfitta intera Persino il caro “PierFerdi” la vuole graziare Mentre il Bersani non ne vuole parlare Vogliono tutti dimenticare… Occorre… occorre… governare Ed Ella sa bene… quale beneficio gliene può venire. Sire… taccia…taccia…per essere un eroe bisogna combatterla, fino in fondo, la giusta battaglia Senza dispense per la gloria, né per la santa immunità. E che resti tra noi, più che Sire Ella, del basso impero, è Imperatore E per dirla tutta…non ho mai creduto al suo santo candore Ho solo dovuto… dovuto… dovuto Mentre l’Italia affondava e la sua gente pagava e piangeva. Ma più di così non potevo e non posso Perdinci! Mi consenta, anch’io ho un’anima E… per la sua “preziosità” posso venderla al diavolo Ma… solo a metà! Francesca Albergamo
Credo francamente di non doverlo invitare a mandare dei soldi ad Alia, perché credo che i suoi soldi egli se li sia guadagnati, perciò sono suoi,come credo anche di
te. La manutenzione di tutto ciò che è il patrimonio del comune di Alia spetta agli amministratori.Francamente non vedo la necessità di farci la guerra , né voi cittadini Aliesi in America, né noi cittadini aliesi e emigrati. Ma questo non significa che tutti possiamo fare delle critiche e, chi di dovere possa rispondere. Ti saluto con piacere, così come saluto e riconfermo la mia stima al Signor Dispensa che ritengo sia libero di parlare quanto vuole e di non mandare i suoi soldi. Francesca
Saluti Filippo.
Proprio oggi ho riascoltato una bella intervista fatta a Lucio Dalla, il quale sosteneva che il nuovo risorgimento sarebbe passato, non solo attraverso l`abisso economico che stiamo già vivendo, ma anche e soprattutto attraverso l`abisso morale e umano. Credo che manchi poco, poi potremo solo risalire.Speriamo quindi che vi sia davvero un nuovo rinnovamento.Dobbiamo crederci e mettere ognuno la nostra pietra per edificare la nuova casa. Averne consapevolezza è già un passo avanti. Auguri per tutti. Ciao Francesca.
Ad Alia se si vuol fare le cose per benino bisogna imparare a lavorare insieme TUTTA LA CITTADINANZA collaborando per far funzionare le cose. Gli amministratori devono usare la DILIGENZA DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA cioè annullare gli sprechi ed impeganrsi anima e corpo per lanciare il paese nel binario giusto. Gli emigrati potrebbero fare la loro parte, certamente, ma sarebbe assurdo che loro si privassero dei loro sudori per sprecarli assurdamente ad Alia!!
Mancano ancora arco e frecce (quello è compito degli Aliesi residenti) e obbiettivo a cui mirare
(e qui gli Aliesi nel mondo potrebbero dare una grossa mano).
Avrei da fare una proposta anomala.
Perchè non provare a pubblicare programmi elettorali di comuni cittadini non interessati a occupare gli scranni comunali: Si potrebbero commentare, criticare e correggere serenamente in modo che il contenuto possa arrivare a chi di dovere, i quali non scrivono e vero, ma leggono, tanto che quando gli tocchi l`orticello sanno anche farsi sentire. Probabilmente così facendo si mette a fuoco l`obbiettivo e tutti sapranno dove mirare.
Un elogio a caldo: una splendida, una sagace ballata che attraverso uno scaltro scontento Sire-innocente ci mostra quel lato della medaglia che preferiremmo non vedere...l`altra metà. Ironica e mordace, si legge tutta d` un fiato, scritta attraverso un colorito linguaggio che ci lascia, purtroppo, quell`amaro in bocca che è la dura e cruda realtà.
Brava davvero e, avanti tutta!!!
Avanti tutta Rita. Ciao Francesca
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
DANTE:Purgatorio VI
Ciao Marco ti leggo con piacere. Azzeccatissimo.
Francesca
hai fatto ben ha risposndere ha dispenza
digli che lui ah soldi manda
al comune un po di soldi cosi puliscono la villa
crea un posto di lavoro