PRECARI, CISL: ORA LA REGIONE APRA IL CONFRONTO Per Bernava e Caracau
PRECARI, CISL: ORA LA REGIONE APRA IL CONFRONTO Per Bernava e Caracausi “va individuato un percorso originale e innovativo, fatto di soluzioni normative e contrattuali e di risorse proprie e da recuperare”. Ma servono unità d`intenti e grande coesione tra governo, politica e forze sociali L’inserimento nel decreto sulla cassa integrazione approvato oggi dal Cdm, della proroga del rapporto di lavoro dei precari degli enti locali siciliani, chiude il cerchio della “azione forte che il sindacato confederale ha svolto da oltre un anno, nelle ultime settimane assieme al governo regionale”. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia e Gigi Caracausi, numero uno regionale della Funzione pubblica Cisl (Fp), commentano così la decisione del governo Letta di prorogare al 31 dicembre il contratto degli oltre 20 mila precari siciliani. Ora, affermano, inizia la fase più difficile. Pertanto, “entro sei mesi la specificità siciliana dovrà trovare espressione in soluzioni innovative e originali, sulla base di un progetto di stabilizzazione e impiego produttivo che sia fattibile e credibile agli occhi di Roma”. Per questo, per la Cisl, “è urgente consolidare il confronto tra sindacato e governo Crocetta”. Dal governo nazionale, infatti, sarà difficile ottenere “soluzioni di legge e risorse aggiuntive”. Bernava e Caracausi, insistono: “La Regione individui, attraverso il confronto, un percorso originale e innovativo, fatto di soluzioni normative e contrattuali e di risorse proprie e da recuperare mediante la razionalizzazione del sistema degli enti”. “La Cisl è pronta a sedersi al tavolo”, ripetono i due rappresentanti sindacali. La Cisl condivide l’appello del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, per un tavolo nazionale sui precari siciliani degli enti locali. Così il sindacato guidato in Sicilia da Maurizio Bernava, alla luce della specificità dell’Isola sul tema. “La proposta di un tavolo nazionale è da tempo la nostra proposta”, scrive la Cisl. Rimarcando che quella del precariato è “un’emergenza talmente straordinaria e tutta siciliana, che necessita fin da prossimi giorni di grande coesione e unità d’intenti tra governo e forze politiche e sociali”. Anche perché, sottolinea il sindacato, “la proroga al 31 dicembre, dei contratti, è solo una temporanea boccata d’ossigeno”. La Cisl Sicilia rende noto che “nelle prossime ore impegnerà la propria confederazione nazionale e la federazione della Funzione pubblica (Fp), affinché la richiesta di un tavolo sia formalmente sostenuta dai vertici sindacali nazionali nei confronti del presidente del Consiglio e dei ministri competenti”
ULTERIORE PROROGA, DURA DA PIU` DI 20 ANNI,UNA REGIONE AL COLLASSO ECONOMICO, COME PENSA DI RISOLVERE IL PROBLEMA?
QUALE INVENZIONI O STRATAGEMMI PUO` TIRARE FUORI DAL CAPPELLO?.
BISOGNA COMINCIARE A PENSARE ALL`UTILIZZO DEL PERSONALE ATTRAVERSO LA MOBILITA` INTERNA ED ESTERNA (UTILIZZANDO I PERSONALE LA DOVE SERVE ANCHE PER GESTIRE SERVIZI) E OPERANDO ANCHE LA RIDUZIONE ULTERIORE DELLE ORE LAVORATIVE.
MI RENDO CONTO CHE NON E` FACILE PARLARE DI TUTTO QUESTO E SPECIALMENTE PER LAVORATORI CHE VIVONO DI QUESTO SOLO SUSSIDIO, PURTROPPO QUESTO E` IL MOSTRO CREATO DALLA VECCHIA POLITICA SICILIANA CHE HA VISSUTO DI SOLO CLIENTELISMO E SFRUTTATO TUTTO QUESTO A FINI ELETTORALI.
CREDO DI NON AVERE BISOGNO DI DIMOSTRARLO.