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E SE I BAMBINI E IL LIBRO DIVENTASSERO AMICI? E` molto auspicabile poichè è da loro che si formeranno lettori adulti e consapevoli.Intanto bisogna tener presente che sarebbe un errore credere che ai bambini piacciano i libri che piacevano a noi anche solo per il fatto che i gusti cambiano con il trascorrere del tempo e con la società che si evolve continuamente,poi va considerato che il libro non viene vissuto dal bambino allo stesso modo dell`adulto come ad esempio la diversità di confini realtà-fantasia.Si deve cercare di trovare il modo per rendere i bambini liberi di scegliere,ciò vuol dire riuscire a stabilire con i giovani lettori un rapporto di reale rispetto trattandolo da attore e no da spettatore per stimolare la creatività e per insegnare loro che leggere significa imparare a capire ,a collegare argomenti e concetti diversi fra loro,imparare a rispondere ai propri interrogativi a superare difficoltà di comprensione.Leggere in modo approfondito vuol dire IMPADRONIRSI DI UNO STRUMENTO DECISIVO PER BEN MUOVERSI NELLA SOCIETA`.E` un errore credere di risolvere tutto limitandosi ad invitare i ragazzi con le buone o con le cattive.a prendere un libro in mano,il modo migliore per invogliare un bambino a leggere è cominciare noi stessi adulti (,genitori,nonni,insegnanti)Alcuni esperti sostengono che il pensiero umano si sviluppa in rapporto alle nostre capacità di linguaggio,il nostro cervello,ci dicono,non ha una parte destinata al pensiero e un`altra al linguaggio,le due cose risultano collegate.Più parole conosciamo e più siamo capaci di pensare.Se leggere arricchisce il nostro linguaggio ne saranno migliorate anche le nostre capacità di pensiero.Il compito di far leggere i bambini non deve essere delegato esclusivamente alla scuola o alla capacità dell`insegnante.E` importante leggere insieme,come un gioco comune...