Iniziamo gli scavi a Barbarà
Poco prima delle ultime amministrative aliesi, in questo sito, si è parlato di un progetto che potrebbe realmente fare da volano per l’economia della nostra comunità e contemporaneamente, con ogni probabilità, riscriverne la storia. Parlo di iniziare gli scavi in Cda Barbarà laddove, pare oramai certo, vi sia sepolta una civiltà della quale, vuoi per la mancanza di fondi, vuoi per la mancanza di “volontà”, nessuno mai potrà conoscerne le origini. Capisco, che specialmente in periodi come questo che stiamo attraversando, dove è la crisi a farla da padrone, parlare di ottenere finanziamenti sembra l’assurdo, visto che realtà ben più note di Cda Barbarà sono quasi all’abbandono, ma se puntassimo quasi esclusivamente su questo progetto anche col il sostegno privato si potrebbe quantomeno pensare di avviare una campagna di scavi anche senza grosse pretese, proprio per iniziare da un qualcosa. Poi, sulla base di ciò che verrà fuori dagli scavi, certamente l’interesse a continuare sarà stimolato dall’entusiasmo delle scoperte stesse. Non sono certamente un archeologo ne mi voglio arrogare competenze che non mi appartengono quindi la mia resta una opinione, un pensiero su un qualcosa che certamente andrebbe fatto perché potrebbe aiutarci a riscrivere la storia e non solo della nostra comunità facendo contemporaneamente confluire ad Alia turismo scolastico e non quindi movendo economia vera.
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A tre chilometri circa dal paese in contrada Zolfara, esiste
una preziosa sorgente di acque minerali, le
cui virtù terapeutiche sono di un’incontrastabile efficacia,
specialmente per le malattie della pelle. Ma dessa è del
tutto trascurata, mentre potrebbe essere messa a vantaggio
dell’utilità pubblica con una spesa poco
considerevole, avuto riguardo al posto accessibilissimo e
vicino in cui quelle acque si trovano.
Non vi esistono bacini d’acqua stagnante eccetto che in
contrada Lago, dove, per la terra pianeggiante,
risiede qualche po’ d’acqua piovana caduta nell’inverno,
quasi a perpetuare le tradizioni dell’esistenza in quelle
località di un piccolo lago che si vuole abbia dato il nome
alla contrada.
I vecchi non hanno memorie di piene od alluvioni che
abbiano prodotto danni notevoli; solo il 14
settembre 1884 se ne ricorda uno, che causò diversi guasti
nell’abitato e in campagna.
Sottosuolo e giacimenti minerali: Pare che nella
succennata contrada Zolfara debba trovarsi dello zolfo,
per come attestano i diversi tentativi fatti in epoche lontane
e anche vicine. In certi punti dell’ex feudo Gulfa si
sono trovati, scavando a poca profondità, diversi pezzi di
lignite, il che fa supporre all’esistenza di qualche
miniera di carbon fossile in detta località. Ma nessun
tentativo fin ora è stato fatto per mancanza d’iniziativa
privata e per deficienza di capitali. Certa cosa è che il
sottosuolo di tutto l’ex feudo Gulfa, dove gli antichi
vogliono che fossero state anche trovate una miniera
d’antimonio e pietre di mica, deve contenere dei minerali
che potrebbero dare la ricchezza ad un’intera popolazione.
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DAL LIBRO DI ALIA CARDINALE CIRO LEONE
A tre chilometri circa dal paese in contrada Zolfara, esiste
una preziosa sorgente di acque minerali, le
cui virtù terapeutiche sono di un’incontrastabile efficacia,
specialmente per le malattie della pelle. Ma dessa è del
tutto trascurata, mentre potrebbe essere messa a vantaggio
dell’utilità pubblica con una spesa poco
considerevole, avuto riguardo al posto accessibilissimo e
vicino in cui quelle acque si trovano.
Non vi esistono bacini d’acqua stagnante eccetto che in
contrada Lago, dove, per la terra pianeggiante,
risiede qualche po’ d’acqua piovana caduta nell’inverno,
quasi a perpetuare le tradizioni dell’esistenza in quelle
località di un piccolo lago che si vuole abbia dato il nome
alla contrada.
I vecchi non hanno memorie di piene od alluvioni che
abbiano prodotto danni notevoli; solo il 14
settembre 1884 se ne ricorda uno, che causò diversi guasti
nell’abitato e in campagna.
Sottosuolo e giacimenti minerali: Pare che nella
succennata contrada Zolfara debba trovarsi dello zolfo,
per come attestano i diversi tentativi fatti in epoche lontane
e anche vicine. In certi punti dell’ex feudo Gulfa si
sono trovati, scavando a poca profondità, diversi pezzi di
lignite, il che fa supporre all’esistenza di qualche
miniera di carbon fossile in detta località. Ma nessun
tentativo fin ora è stato fatto per mancanza d’iniziativa
privata e per deficienza di capitali. Certa cosa è che il
sottosuolo di tutto l’ex feudo Gulfa, dove gli antichi
vogliono che fossero state anche trovate una miniera
d’antimonio e pietre di mica, deve contenere dei minerali
che potrebbero dare la ricchezza ad un’intera popolazione.
A tre chilometri circa dal paese in contrada Zolfara, esiste
una preziosa sorgente di acque minerali, le
cui virtù terapeutiche sono di un’incontrastabile efficacia,
specialmente per le malattie della pelle. Ma dessa è del
tutto trascurata, mentre potrebbe essere messa a vantaggio
dell’utilità pubblica con una spesa poco
considerevole, avuto riguardo al posto accessibilissimo e
vicino in cui quelle acque si trovano.
Non vi esistono bacini d’acqua stagnante eccetto che in
contrada Lago, dove, per la terra pianeggiante,
risiede qualche po’ d’acqua piovana caduta nell’inverno,
quasi a perpetuare le tradizioni dell’esistenza in quelle
località di un piccolo lago che si vuole abbia dato il nome
alla contrada.
I vecchi non hanno memorie di piene od alluvioni che
abbiano prodotto danni notevoli; solo il 14
settembre 1884 se ne ricorda uno, che causò diversi guasti
nell’abitato e in campagna.
Sottosuolo e giacimenti minerali: Pare che nella
succennata contrada Zolfara debba trovarsi dello zolfo,
per come attestano i diversi tentativi fatti in epoche lontane
e anche vicine. In certi punti dell’ex feudo Gulfa si
sono trovati, scavando a poca profondità, diversi pezzi di
lignite, il che fa supporre all’esistenza di qualche
miniera di carbon fossile in detta località. Ma nessun
tentativo fin ora è stato fatto per mancanza d’iniziativa
privata e per deficienza di capitali. Certa cosa è che il
sottosuolo di tutto l’ex feudo Gulfa, dove gli antichi
vogliono che fossero state anche trovate una miniera
d’antimonio e pietre di mica, deve contenere dei minerali
che potrebbero dare la ricchezza ad un’intera popolazione.