LA GIORNATA DI UNO SCRUTATORE ( ovvero, onore al compagno Tabacci )
LA GIORNATA DI UNO SCRUTATORE ( ovvero, onore al compagno Tabacci ) Italo Calvino nel suo romanzo “La giornata di uno scrutatore” racconta “la giornata che Amerigo Ormea, intellettuale comunista, passa come scrutatore durante le elezioni del 1953 al "Cottolengo" di Torino. Lo scopo di Amerigo è quello di impedire che i ricoverati siano indotte dai religiosi a votare per la DC; tuttavia la vista di tutti gli infelici che abitano quel mondo parallelo scuoterà profondamente la coscienza di Amerigo, mettendo in crisi tutte le sue certezze e rendendolo, forse, alla fine della giornata, un uomo diverso”. (Da Wikipedia) Scomodare Calvino è troppo, ma la giornata trascorsa al seggio di Alia delle Primarie di domenica scorsa non ci ha reso “diversi” ma ci ha fatto scoprire una serie di aspetti inediti, straordinari e per certi versi esilaranti del nostro microcosmo. La prima scoperta è stata che gli elettori di Alia del Centrosinistra che si recavano al seggio non stavano partecipando alle Primarie per la scelta del candidato Premier alle prossime elezioni politiche (come stava avvenendo invece nel resto della Nazione), bensì erano coinvolti in una gara “muscolare” (braccio di ferro? tiro alla fune? corsa coi sacchi? ). E infatti c’era chi si sbracciava, chi sbraitava, chi telefonava concitato per esortare amici e parenti a venire a votare. Una vera e propria “ansia da prestazione” come direbbero gli psicologi. E qual era il premio messo in palio per questa gara? Mistero. La seconda scoperta è stata vedere quante persone nel giro di niente hanno seppellito il loro passato e hanno dichiarato (per iscritto) l’appartenenza alla odiata sinistra. Un caro amico, in privato grande estimatore del ventennio (del Duce e di Silvio), che firma la Carta d’Intenti e sceglie tra Pierluigi, il compagno Niki o Matteo (parliamo del Rottamatore e non di altri Mattei). Ma certe soddisfazioni sono impagabili ! Oppure un altro amico che passa dalla corte di un Cavaliere a quella di un Faraone. Va bene, siamo in un periodo turbolento, specie nella politica, ma non riusciamo più a stare dietro ai cambi di casacca! Stanno scappando alla chetichella dalla barca che affonda, senza dubbio animati da intensi ideali e concreti interessi; ma dateci almeno il tempo di respirare! Un’altra scoperta sensazionale, specie per i vetero-comunisti con la nostalgia dei tempi del Grande Timoniere, il venerato padre della Cina Mao-Tse-Tung, sapere che ad Alia nel 2012 persino tra le giovani generazioni che affiancano i grandi Leader locali è rimasta ancora la voglia del Culto della Personalità verso qualche nostrano Timoniere (Grande o Piccolo, sarà la Storia a dircelo). Certe espressioni che sanno così di antico, sentite e lette in giro, ci hanno commosso e fatto venire le lacrime agli occhi insieme ad una sgradevole sensazione di orticaria (la nostalgia e i ricordi fanno a volte brutti scherzi). E infine, l’evento più fantasmagorico, quello che di sicuro cambierà il destino del nostro paese e di tutti noi: la grande scoperta che ad Alia il Compagno Tabacci ha centinaia di estimatori e di fans. Una scoperta che ci rende orgogoliosi ed entusiasti. Sapere che molti hanno già preso ad esempio il nostro caro Bruno, un vero galantuomo e un rarissimo caso di politico onesto e moderato nei toni, nelle parole e nei comportamenti, non può che confortarci parecchio e sperare in un futuro certamente più roseo. F. Guglielmo
Hai visto in quanti? noi non siamo abituati a vederne tanti; meno male che c`erano loro, altrimenti che figuraccia.
Vecchi,tardo-giovani rampanti, nonni e giovani giovani,tanti: in fila per due, asserviti e tutori delle regole degli altri, tranne che delle loro.
Noi invece senza giovani e senza regole, ma con una idea chiara di cosa vogliamo essere, che non sia distante per nulla da ciò che siamo sempre stati e cioè: persone perbene, non asserviti nè inclini a compromessi.Con idee, ideali, valori e principi che non sono mercificabili.
Persone e non numeri da scambiare al libero mercato della politica , quella che noi abbiamo sempre combattuto e che alcuni hanno ampiamente praticato.
Noi siamo qui da sempre,coerentemente al servizio della "POLITICA".
Tu che dici compagno Felice, siamo pochi?
Forse si, se consideriamo i nostri elettori dei numeri. No se li consideriamo persone libere.
Persone che hanno aderito consapevolmente, condividendone il pensiero,ad un progetto politico innovativo senza rottamazione, perché non si rottamano le fondamenta di una storia onesta di cui si può andare fieri, e noi possiamo.
Quindi no, non siamo pochi e soprattutto siamo tutti liberi di decidere democraticamente e senza costrizioni né contropartite, e non è cosa da poco.
Quindi io direi di tenerci quei pochi e continuare il percorso iniziato affinché essi possano diventare molti di più.
Direi anche di rammentare a qualcuno che il PD non è un " Autobus", dove si scende o si sale alla fermata che più ci fa comodo.
Chi, in questo momento è su altri tram resti comodamente seduto al suo posto; chi invece è a terra continui a stare fermo o a camminare, se vuole, fino a quando non passa l`autobus giusto: quello che più gli è congeniale, che lo rappresenti al meglio.
Ci sono storie, noi crediamo, e su questo siamo tutti d`accordo, che non si possono rincontrare, incontrare né inventare.
Ma soprattutto noi, il nostro autobus, dobbiamo tenerlo sui binari giusti per fare salire tutti coloro che ci attendono alle fermate stabilite.
"Senza ammuttari picchì un c`è primura" anche perchè non abbiamo contratti in scadenza.
Tu che dici ce la possiamo fare da soli?.
Possiamo essere coesi e organizzati o abbiamo bisogno di aiuto e di consigli da parte di chi, pur giovane,sa come si organizza una campagna elettorale, come farsi ascoltare da altri giovani e come si procacciano i voti.
Secondo me dobbiamo ringraziare e declinare l`invito.
Penso che possiamo farcela, possiamo fare delle figuracce da soli, piuttosto che vergognarci insieme: il rispetto per gli altri ci induce a non imporre nulla, casomai cercheremo di convincere con la forza delle idee.
E preghiamo tutti di non preoccuparsi per noi perchè siamo più di quanto si immagina. Siamo belli forti, sufficientemente arrabbiati e con la testa pensante,la schiena dritta e la pelle dura.
Con i nostri giovani parliamo,ci confrontiamo e costruiamo, passo dopo passo, con l`onestà intellettuale,con la chiarezza e la coerenza che ci contraddistingue da sempre,riconosciuta da tutti.
A ciascuno la propria storia e nessun ritorno al passato, né adesioni a nuove-vecchie strategie di potere di chi scambia la nostra gentilezza per debolezza.
Non siamo affatto deboli e siamo molto determinati a riempire l`autobus con le persone e non con i numeri.
Caro compagno Felice, Amerigo Ormea forse apparteneva a quella razza di essere umani capaci di provare dolore difronte all`umanità ferita e di comprendere l`inutilità dello scopo che si era prefisso. C`è un`altra razza di esseri umani, quella che scambia l`umanità per numeri.
Dimenticavo: Io ti stimo davvero e apprezzo la tua fine intelligenza e la tua ironia.
Un Calvino al giorno invece lo consiglio caldamente,non foss`altro che per la sua grandezza e per la sua umiltà.
Francesca
Siamo sempre alle solite. I giovani cambieranno questo paese quando guideranno l’autobus senza delegare ad altri conducenti, quando prenderanno in mano il loro destino.
Nonostante i gratuiti ed incomprensibili attacchi, noi di Alia Nuova auguriamo realmente al Pd di ricostituirsi.
Alia ha bisogno di un centrosinistra forte, serio, unito e soprattutto NON ELITARIO.
MA DI COSA SI STA` PARLANDO ?? TABACCI?? CHI E` TABACCI?? AD ALIA NON SI E` MAI VISTO..E` FORSE UN VIP TELEVISIVO CHE PASSA DA UN PROGRAMMA AD UN ALTRO PER FAR VEDERE LA SUA BELLA FACCIA !! PD?? PDL?? UDC?? IO VEDO SOLO UNA CLASSE POLITICA NAZIONALE CHE PARLA SOLO DI SE STESSA, UNA CLASSE POLITICA CHE CONTINUA A PUZZARE DI VECCHIO, UNA CLASSE POLITICA CHE NON DIMOSTRA INTENZIONE DI SACRIFICARSI PER IL PAESE , UNA CLASSE POLITICA CHE NON PARLA MAI DI CONTENUTI,E CHE CONTINUA A LITIGARE PER ACCAPARRARSI CON LE UNGHIA E CON I DENTI LE ULTIME POLTRONE RIMASTE, CHE SI DA` BATTAGLIA FINO ALL`ULTIMO VOTO, FORSE NON AVETE CAPITO CHE PER LORO SIAMO SOLO NUMERI E VACCHE DESTINATE AL MACELLO,IO VEDO UNA POLITICA CHE PARLA SOLO DI SE STESSA...
IO MI INDIGNO !!! QUANDO SUL GIORNALE LEGGO CHE 5000 OPERAI HANNO PERSO IL LAVORO. IO MI INDIGNO !! QUANDO SENTO CHE NEGLI OSPEDALI MANCA IL POSTO LETTO E GLI AGHI PER I NOSTRI MALATI. IO MI INDIGNO !! QUANDO IL DIRITTO ALLO STUDIO E RIMASTO TALE SOLO PER POCHI ELETTI. IO MI INDIGNO !! QUANDO VEDO GENTE..CHE HA LAVORATO DURAMENTE ED ONESTAMENTE TUTTA LA VITA, VEDERE LA LORO DIGNITA` FINIRE ALLE MENSE DELLA CARITAS, IO MI INDIGNO NEL SENTIRE ANCORA VOI, DISCUTERE DI GENTE CHE IL GIORNO DI NATALE BRINDERA` A CAVIALE E CHAMPAGNE ALLE ISOLE CAIMAN..E QUEL CHE PEGGIO CON I VOSTRI SOLDI...LASCIANDO A VOI CARI E STIMATI LUMNARI LE LORO FALSE DISPUTE ED NTRIGHI DI PALAZZO...
E` troppo facile lamentarsi e poi conformarsi.
Più difficile è esporsi e mettere la faccia per difendere le proprie idee, giuste o sbagliate che siano.
Tu in questi anni l`hai fatto o sei tornato sempre sui tuoi passi quando il gioco è diventato duro e la paura di esporsi è diventata più forte della voglia di cambiamento? A te l`ardua risposta.
Caro Giuseppe questo Paese non rinascerà continuando a lagnarsi.
Ps: Se non ricordo male oggi fai il compleanno. Ti faccio i miei più sinceri auguri vecchietto!!!
Io, oltre che comprendere la tua indignazione, comprendo anche la tua rabbia, perché anch`io ci faccio i conti ogni giorno, non sono una privilegiata; ma in momenti difficili e tragici ci vuole molto coraggio a continuare a credere ad un cambiamento, piuttosto che rimanere fermi. Resistere costa ma resistere bisogna.
Io come tanti abbiamo chiaro chi siamo e di quanta indignazione ci siamo nutriti, perciò non intendiamo abdicare a nessuno ciò che è nostro dovere fare, anche se non sentiamo sulle nostre spalle nessuna responsabilità, poiché da almeno venti anni denunciamo le cose di cui parli e siamo stati da sempre molto vigili, inascoltati e ignorati.
Non ci sentiamo luminari ma consapevoli e testardi, sicuramente né populisti né qualunquisti, meno che mai i migliori, soltanto diversi nell`essere persone di buona volontà al servizio della "POLITICA" e di un`idea, principi per cui qualcuno ha già lottato ed è morto.
Naturalmente so che mia hai compresa Giuseppe ed hai tutta la mia stima sincera, come sempre.
Auguri ancora. Giovane amico,da una vecchia idealista che ancora ci crede. Francesca
ad iscriversi presso la sede di via Tal dei tali, nr tot" Così venivano pubblicizzate dalle mie parti tramite altoparlanti le consultazioni per la scelta del lider della sinistra.
Nell`ascoltare, mi è sorta spontanea la domanda: ma se io voglio votare per Tabbacci(visto che siamo in tema) dove dovrei iscrivermi? Mistero? Assolutamente no, bastava andare nella stessa sede e compilare la documentazione richiesta per avere il giorno delle consultazioni il diritto al voto.
Tutto normale direte: mica tanto! Io lo trovo uno sporco tiro mancino, organizzato con Macchiavellica-anti-democratica-finezza a favore di qualcuno contro altri.
Per la cronaca il giorno successivo il politburo nostrano tramite mezzi d`informazione ha fatto sapere di essere molto soddisfatto del risultato ottenuto (poco più di 400 votanti complessivi, di cui 200 circa le preferenze per Bersani gli altri sparpagliati tra i rimanenti candidati a fronte di una popolazione di circa venticinquemila persone).
Signor Felice Guglielmo come vede le similitudini tra voi e noi ci sono (e sono convinto che in tanti altri posti sarà stato lo stesso o peggio) allora è da chiedersi se è sicuro "ca lu pisci feti di la testa". Aggiungo, lei rispetto a tanti di noi, ha avuto la possibilità di esternare il suo pensiero a tutta la comunità invogliando almeno chi ha un poco di "cirivieddu" a riflettere. Da noi purtroppo Assarca deve ancora arrivare.
Saluti
VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER GLI AUGURI, E` RICAMBIO STIMA E` RISPETTO A VOI TUTTI NESSUNO ESCLUSO. CARO TONY TRA LE MIE MISSIONI , QUELLA DI ATTACCARTI NON E` ASSOLUTAMENTE CONTEMPLATA , NON E` HO MOTIVO NE` TEMPO,PENSA SONO LE 21:00 E` ASPETTO LA CENA , TORNO DALLA MIA GIORNATA DI LAVORO , LA MIA CLASSICA GIORNATA IN PRIMA LINEA AFFRONTATA CON CORAGGIO ,SUPERANDO LA PAURA DELLA VITA DI STRADA E DEI RISCHI CHE COMPORTA, E` LA VITA CHE HO SCELTO E NE VADO FIERO, PERCHE` IL MIO LAVORO E` QUELLO IN CUI CREDO , E` IL MIO LAVORO CHE MI DA` IL DIRITTO DI INDIGNARMI E NON DI LAGNARMI !!! E` IL MIO LAVORO CHE MI DA` DIGNITA` E` MI RENDE LIBERO DI DIRE LA MIA TRA QUESTE RIGHE, E`IL MIO LAVORO CHE MI FA` FORMICA INSIEME A TANTE ALTRE FORMICHE, TUTTE INTENTE A RICOSTRUIRE GIA` OGGI, ORA !! QUESTO PAESE E A RINNOVARLO!!! ORA PROVA PER 5 MINUTI A METTERTI NEI PANNI DI CHI HA AVUTO LA SFORTUNA DI PERDERE QUESTA GRANDE DIGNITA` UMANA "IL LAVORO" E CHIEDI A LUI SE SI SENTE RAPPRESENTATO DA TABACCI O DA IDEOLOGIE SINDACALI O POLITICHE E VEDRAI COSA TI RISPONDE !!! CARO TONY L`ITALIA LA FA` CHI SI RIMBOCCA LE MANICHE OGNI GIORNO, CHI SI RIALZA DOPO AVER GRAFFIATO IL FONDO, MA PRINCIPALMENTE CHI CREDE NELLA SUA MISSIONE !!! SPERO CHE ANCHE TU CREDA, CON FERVORE E PASSIONE NELLA TUA !!!
CARA SIGNORA FRANCA , NON VOLEVO CON LA MIA AFFERMAZIONE "LUMINARI" OFFENDERTI IN NESSUN MODO,TI LEGGO SEMPRE CON PIACERE ED INTERESSE GRAZIE PER GLI AUGURI !!!
GIUSEPPE
Mi dispiace deluderla, domenica non c’è stato nessun braccio di ferro, noi di Alia Nuova abbiamo vissuto le primarie con assoluta tranquillità, infatti il sottoscritto, che era rappresentante del candidato Tabacci, ha dimostrato una grandissima flessibilità, non osteggiando il voto di qualche nostro concittadino che, non avendo la residenza nel nostro paese, a norma di regolamento (art.3 comma 6),non avrebbe potuto votare. Sicuramente non erano “amici di Tabacci”, se avessi voluto fare un braccio di ferro, avrei fatto rispettare rigidamente le regole.
Noi di Alia Nuova non abbiamo avuto bisogno di agitarci o sbracciarci. Siamo un gruppo di giovani, con un’importante organizzazione e, democraticamente, abbiamo deciso, dopo una non breve riunione, di partecipare alle primarie del centrosinistra e di sostenere Bruno Tabacci, sia perché era il candidato più vicino ai nostri valori e sia perché siamo un’associazione che si ispira ai principi del centrosinistra, infatti alle scorse regionali abbiamo sostenuto Rosario Crocetta e il sottoscritto è stato il fondatore del Pd giovani di Alia.
Ingegnere non c’è stata nessuna chiamata alle armi. Noi non siamo come quei partiti del passato politico aliese, dove c’era un leader che dettava legge e gli altri che eseguivano idolatrandolo, anche quando commetteva dei grossolani errori strategici.
Noi siamo un gruppo dove si discute e ci si confronta costantemente. Noi non siamo i servitori di nessun politico locale. Possiamo far parte di coalizioni più o meno vincenti, ma sempre nel rispetto di una netta autonomia e della nostra identità.
Ing.Gulglielmo paradossalmente il futuro Pd aliese dovrebbe ringraziare noi di Alia Nuova, Nino Guccione, i suoi amici e Tabacci. Non solo perché per la prima volta da quando si svolgono le primarie ad Alia, grazie alla nostra associazione, c’è stata una grande affluenza giovanile, ma soprattutto perché senza la candidatura di Tabacci, le primarie, nel nostro paesello, sarebbero state un colossale flop, meno di cento persone avrebbero partecipato e sarebbe stato un totale disastro per il centro sinistra aliese.
Scritto questo, mi auguro che presto il Pd ad Alia rinasca, la politica aliese ha bisogno di una forza di centrosinistra così importante. Speriamo che sia un partito coeso ed organizzato, anzi, se avete bisogno di qualche consiglio, non abbiate timore a chiamarci, noi di Alia Nuova siamo pronti a darvelo senza alcun problema, in cambio ci regalerete qualche libro di Italo Calvino.
Con stima
Tony Rinchiuso – Presidente Alia Nuova