Voci Siciliane

DRAGO CALOGERO DRAGO CALOGERO Pubblicato il 20/11/2012
Qualche giorno addietro ho scritto  che avrei parlato di Assarca ed ec

Qualche giorno addietro ho scritto che avrei parlato di Assarca ed ec

Qualche giorno addietro ho scritto che avrei parlato di Assarca ed eccomi. Mi piace ogni tanto infilarmi in questo calderone, io lo trovo un gran contenitore, qualcosa di cui una piccola comunità può e deve andar fiera. Non è facile (provate a cercare) trovare in giro qualcosa di simile, eppure chi dovrebbe contribuire a farla crescere la snobba, qualcuno invece prova ad usarla come un orologio a tempo, altri, i troppi si limitano a leggere o guardare e non condividere o criticare idee e contenuti che di volta in volta si susseguono. Certo è un sito molto limitante, non ci puoi caricare la parolaccia o la volgarità, è difficile (non impossibile) fare i copia e incolla, bisogna avere qualcosa di personale da esprimere in quanto i link (si dice cosi?) altrui non si possono postate. Nello scorrere le pagine ti accorgi come le varie anime di un`intera comunità confluiscono in un unico nucleo, evidentemente siamo di fronte a qualcosa che unisce e amalgama e sopratutto fà crescere. Io sono sempre stato avaro nel fare complimenti, e non voglio iniziare questa sera, però un grazie lo voglio sprecare, lo voglio sprecare per chi si adopera a mantenerlo in rete, capisco che non è facile, non per niente secondo me trattasi di una persona straordinaria a cui guardare, grazie a coloro che con i loro interventi lo rendono vivo, grazie a chi ogni tanto mi porta a spasso per il mondo restando seduto sulla poltroncina di casa, grazie a chi mi emoziona con le sue poesie (a proposito, ne dovevo parlare poi il tempo tiranno mi ha fermato, mi riprometto di farlo al prossimo post), grazie a chi mi fà conoscere nuove realtà e chi mi delizia con le sue canzoni. Sicuramente dimentico tanti, ma non posso non ringraziare chi snobba questa realtà, sopratutto i giovani e..............(lasciamo perdere). Non so cosa succede a chi come me vive lontano, io lo confesso; mi attenuano un pochino la nostalgia del luogo natio. Vi abbraccio tutti e non posso non dedicarvi questa poesia. TORNU Tornu ogni tantu a truvari u me paisi. Tornu di straniu, iu ca pi li strani sugnu Alisi. Tornu, mi fermu, mi piaci ricurdari. Nenti è canciatu…….oppuru li me occhi cumincianu a babbiari? Certu, ora ca l’età si fà cchiù granni, li cosi nun li tiegnu ‘nti la menti. Mi scordu nomi, mi scordu cu è parenti, mi scordu li strati, mi scordu li facci di la genti. Amu pinzari a li tempi passati, quannu carusu iucavu pi li strati. Amu pinzari a tutti li me amici, e ddi passiati a circari ziti. Curri la menti e si inchi di pinzera. Batti lu cori forti finu in gola. Si inchinu l’occhi e nun si ponnu cchiù firmari, scinninu ucci amari e chini di sali. Calogero Drago

Alia - Viste 2740 - Commenti 8