Vista dalla classica finestra che si affaccia sul cortile, da qualche
Vista dalla classica finestra che si affaccia sul cortile, da qualche tempo Alia, sembra essere diventato il laboratorio di un consistente movimento culturale e di conseguenza, tanti gli Aliesi protagonisti. (ma è poi vero?) Non passa mese che non si svolga un evento o una qualche manifestazione degna di menzione, quasi quasi oso dire (stò esagerando lo so) che non passa mese che non venga costituita una nuova ed interessante associazione o gruppo. Guardandoti intorno ti accorgi che in tanti altri posti è similarmente uguale. L`altra sera nel rileggere l`articolo del prof. Mario Macaluso (sportello delle civiltà "Gli Italo-Americani degli States" non ho potuto fare a meno di soffermarmi nella parte in cui cita il prof Eugenio Guccione e la sua analisi riguardante la graduale scomparsa della lingua Siciliana. Riflettendoci, mi è venuto spontaneo fare un collegamento con alcuni eventi culturali Aliesi (premetto che la mia finestra è Assarca) e mi sono posto più di una domanda: ma che tipo di cultura stiamo praticando? Che funzione hanno queste associazioni o gruppi? I vari responsabili, che poi dovrebbero essere guida e traino sanno dove andare? Saluti Calogero Drago
Teatro classico alle Grotte della Gurfa
Teatro di Pinter e testi di Camilleri e di Clelia Lombardo al Palazzo dei Congressi
Poesia alle grotte nel Solstizio d`Estate
Convegno archeologico sulle Grotte
Tutti eventi organizzati dalla novella Associazione " Fabbrica della Cultura" presieduta dalla sottoscritta e dall`Associazione " Itaca" presieduta da Armando Martino
Eventi che si vanno ad aggiungere ai già citati e prestigiosi Eventi e di cui puoi trovare i miei articoli su " sicilia Cultura" e le foto in " Fotoracconti" su Assarca.
Se Alia diverrà un grande laboratorio culturale sarà un bene per la crescita di tutta la comunità, ma anche ci auguriamo un input per un possibile sviluppo del territorio. Credo che queste due cose, in particolare,
siano la molla che spinge a camminare verso una strada sicuramente densa di soddisfazioni e di ricchezza umana.
Ti inviteremo al prossimo evento Calogero, sono certa che ti piacerà.
Ciao Giuseppe sempre di più il mio apprezzamento.
Francesca
P.S.: Facile predicare da lontano e porsi tutti questi dilemmi ma le assicuro che Alia non è un territorio facile per le associazioni ne per risorse umane ne economiche e tutto quello che ci sforziamo di fare (che secondo lei non è cultura) è fatto solo ed esclusivamente da gente che crede ancora che in questo paese qualcosa possa cambiare anche rimettendocci soldi dalle proprie tasche
Cordiali saluti
Nino Leone
Il vero problema è il voler camminare da soli, cioè l’assenza di voglia di fare le cose in grande, di volare alto mantenendo però i piedi per terra. Come dice giustamente Antonino Leone dalle nostre parti non è facile fare associazione, mancano risorse umane e non ultimo, le risorse economiche e troppo spesso ci si ritrova a lavorare, spendere il proprio denaro, per mettere in piedi degli eventi per la collettività che spesso ti ringrazia lamentandosi mettendo in risalto quel puntino nero nella grande macchia bianca!
Avere un progetto comune è vitale! Si risparmierebbero risorse e denari e si otterrebbero risultati nettamente migliori e vedo con piacere carissimo Calogero che Alia sta cambiando in questo senso.
Si iniziano a valutare le proprie competenze e ci si appoggia laddove queste hanno una valenza maggiore, con umiltà, per ottenere il massimo risultato. Questa, secondo me, è la strada giusta.
Ringrazio il Carissimo Giuseppe Falcone che ha ricordato l’Associazione Arca le cui finalità erano identiche a quelle di It Alia Gente e Terra Di Sicilia (www.assarca.com) ma che si è dovuta scontrare con un mondo avverso che non ha capito o non ha voluto capire che avevamo anticipato i tempi! Poi caro Giuseppe forse non sai che oggi qualcuno vanta addirittura paternità ideologica di questo sito!
Calogero suggerirei di girare i tuoi quesiti ai rappresentanti del mondo politico nella speranza che ognuno sappia darsi delle risposte quantomeno per come sono state gestite le cose in tempi di “vacche grasse” quando c’erano i fondi e non si sono voluti spendere bene cosa che unita al “malo stomaco” di molte associazioni di un tempo hanno portato ad uno stato di appiattimento generale. A proposito di economia locale forse sarà sfuggita ai tanti, si legge nell’articolo COMUNI, MINORI TRASFERIMENTI DEL 47% SETTE SINDACI PRONTI A CONSEGNARE FASCIA E RIVOLGERSI A MAGISTRATURA CONTABILE che a seguito della riduzione dei trasferimenti ai comuni, con popolazione superiore ai 5 mila abitanti e a quelli non montani, nella misura del 47 per cento per il 2012 sette sindaci tra i quali quello di ALIA sarebbero pronti a consegnare fascia e rivolgersi a Corte dei Conti.
Ringrazio tutti Voi per questi dibattiti di alto spessore di riuscite ad animare in questo portale.
Un salutone a tutti
Il vero problema è il voler camminare da soli, cioè l’assenza di voglia di fare le cose in grande, di volare alto mantenendo però i piedi per terra. Come dice giustamente Antonino Leone dalle nostre parti non è facile fare associazione, mancano risorse umane e non ultimo, le risorse economiche e troppo spesso ci si ritrova a lavorare, spendere il proprio denaro, per mettere in piedi degli eventi per la collettività che spesso ti ringrazia lamentandosi mettendo in risalto quel puntino nero nella grande macchia bianca!
Avere un progetto comune è vitale! Si risparmierebbero risorse e denari e si otterrebbero risultati nettamente migliori e vedo con piacere carissimo Calogero che Alia sta cambiando in questo senso.
Si iniziano a valutare le proprie competenze e ci si appoggia laddove queste hanno una valenza maggiore, con umiltà, per ottenere il massimo risultato. Questa, secondo me, è la strada giusta.
Ringrazio il Carissimo Giuseppe Falcone che ha ricordato l’Associazione Arca le cui finalità erano identiche a quelle di It Alia Gente e Terra Di Sicilia (www.assarca.com) ma che si è dovuta scontrare con un mondo avverso che non ha capito o non ha voluto capire che avevamo anticipato i tempi! Poi caro Giuseppe forse non sai che oggi qualcuno vanta addirittura la paternità ideologica di questo sito!
Calogero suggerirei di girare i tuoi quesiti ai rappresentanti del mondo politico nella speranza che ognuno sappia darsi delle risposte quantomeno per come sono state gestite le cose in tempi di “vacche grasse” quando c’erano i fondi e non si sono voluti spendere bene cosa che unita al “malo stomaco” di molte associazioni di un tempo hanno portato ad uno stato di appiattimento generale. A proposito di economia locale forse sarà sfuggita ai tanti, si legge nell’articolo COMUNI, MINORI TRASFERIMENTI DEL 47% SETTE SINDACI PRONTI A CONSEGNARE FASCIA E RIVOLGERSI A MAGISTRATURA CONTABILE che a seguito della riduzione dei trasferimenti ai comuni, con popolazione superiore ai 5 mila abitanti e a quelli non montani, nella misura del 47 per cento per il 2012 sette sindaci tra i quali quello di ALIA sarebbero pronti a consegnare le fascia e rivolgersi a Corte dei Conti.
Ringrazio tutti Voi per questi dibattiti di alto spessore che riuscite ad animare in questo portale.
Un salutone a tutti
Mi sono "io" posto delle domande in base a una "diagnosi" fatta da un nostro illustre concittadino e siccome l`articolo l`ho letto su Assarca, da Assarca sono partito e da ciò che la fessura di Assarca lascia intravedere, senza tralasciare di citare la frase "in tanti altri posti è similarmente uguale", da ciò per sottolineare che la mia era una riflessione piu ampia che il fermarsi al perimetro di Alia.
Trovo normale che mi si chiede il senso del messaggio, anche se poi credo sia chiaro, nel senso che aggangiandomi alla tesi del prof. Guccione, mi ponevo il quesito di cosa fanno le associazioni affinchè la cultura nostrana non venga cancellata.
Vero è che si fà tanto cultura, ma per promuovere cosa? A fronte di alcune citazioni (pochine per la verità) se ne possono constatare tanti che col territorio nulla hanno a che fare.
Ora qualcuno mi potrebbe dire: la cultura non è solo quella del tuo territorio è anche quella che introduci nel territorio, verissimo anzi sacrosanto. Io non mi rendo conto, se voi vi rendete conto(scusate il gioco di parole) delle potenzialità organizzative che mostrate guardandovi da quella classica finestra, cito presentazioni di libri, premi fotografici, rappresentazioni classiche e teatrali, concerti musicali, premi letterari, premi di pittura, probabilmente ne dimentico qualcuno ma poco importa, quello che importa credo che sia il fatto che se ben guardate è quasi tutta cultura in entrata e di noi cosa raccontiamo agli altri?
Mi viene alla mente un episodio. Qualche tempo addietro, nello spulciare le foto di questo sito, mi imbattevo in una con dei "pupi con l`uovo" allora ho chiamato i miei figli per mostragli come erano fatti, probabilmente mia moglie Aliese Doc non saprebbe realizzarli. Scusate dimenticavo di dirvi i "pupi" li aveva fatti la Signora Anna, la foto suo marito Vincent da Baton Rouge - Louisiana - U.S.A.
Ho sforato lo so, momentaneamente mi fermo qui, una piccola precisazione, io non ho le capacità, ne la presunzione di voler insegnare niente a nessuno meno ancora quella di fare prediche o indicare strade, credo però di avere l`umiltà di saper ascoltare chi ha queste capacità, allora mi fermo e ci piazzo un gran bel punto interrogativo e i punti interrogativi non sono mai picconate.
A risentirci. Calogero Drago
Io credo che tutto sia implicito e tutto sia circolare.
Si parte sempre dalle intuizioni che producono atti concreti. Intanto esistono ad Alia in questo momento associazioni che si autofinanziano, che non sono legate a nessuno, quindi libere nel pensiero e nell`azione.
Questa di per se è già una grande rivoluzione rispetto a prima.
Certo ci sono state anche associazioni nate proclamandosi apolitiche e che poi si sono rivelate più politicamente coinvolti degli stessi partiti. Meglio essere onesti nel dire che ognuno di noi, anche se impegnati in associazioni, possa avere un pensiero ed essere anche impegnato politicamente senza per questo confondere le cose e tenerle nettamente separate.
Il pensiero per essere libero, deve avere rispetto per il pensiero di ognuno ed ognuno può condividere e confrontarsi, per una crescita civile, con l`altro anche dentro un`associazione culturale. Appare difficile da capire ma non l`ho è affatto.
Tutte le associazione però hanno bisogno, non solo di supportarsi a vicenda, ma anche delle istituzioni tutte allo scopo di quel bene comune che spesso dimentichiamo.
A volte si appare, fuori, in modo fuorviante perchè ci si pone delle aspettative che sono completamente scollegate con una realtà che è in continuo movimento e
che ha subito una maturazione culturale, tanto che le nostre esigenze mentali e contingenti non corrispondono più alle aspettative di chi ci osserva da fuori.
Fermo restando che la memoria deve starci più a cuore,vedremo come accogliere l`input che ci arriva da lontano. Grazie comunque a tutti, è sempre bello dialogare con voi. Francesca
paesi,avviene che gli eventi culturali programmati dalle associazioni, spesso vengano istituzionalizzati attraverso il patrocinio, che equivale a mettere a disposizioni mezzi e luoghi e, a volte un piccolo contributo proprio per sopperire alla impossibilità da parte del comune di realizzarli per mancanza di fondi.
Quindi insieme si ottiene ciò che da soli non è più possibile ottenere,ragione per cui le associazioni diventano indispensabili.
Pensate che ad Alia associazioni culturali, sociali, sportive, religiose, insieme alla protezione civile, alla misericordia a IT-Alia Gente e Terra di Sicilia sono già realtà senza le quali il nostro comune non potrebbe più realizzare eventi. Non c`è in questo nessun scandalo, naturalmente se il bene è comune.
Poi, caro Enrico, ci sarà sempre il cretino di turno che vuole appoggiare il cappello sulle realtà che altri hanno sudato e che solitamente arrivano dopo che altri hanno realizzato tutto lo sporco e duro lavoro che serve per costruire. Pazienza ci conosciamo tutti per fortuna. Passiamo avanti e difendiamo ciò in cui abbiamo creduto e crediamo.
In merito ai servizi offerti dalle associazioni alla collettività e indirettamente all`amministrazione, consiglierei di dare uno sguardo a tutti quegli eventi organizzati dalla associazioni o comunque realizzate con minimi costi grazie alle associazioni e poi riflettere se senza tutto ciò ad Alia avremmo maggiore o minore cultura!!!
Gira e rigira, lima, aggiungi, sposta e risistema vedo che ci siamo, addirittura si ha la consapevolezza che piu associazioni si accavallano. A questo punto allora cade anche la scusa del reperimento di risorse umane, quello finanziario haime e un male comune, a volte cerco di immaginare quelli dell`assessorato Cultura, sport e spettacolo far conti e divisioni per ripartire "munnicagghi di li munnicagghi".
Gli sprechi sono a parte , ma quella è un`altra storia., come altra storia è l`associazionismo e suoi aspetti.
A questo punto che dire. Visto che nel primo post vi ho confidato che quando ascolto chi ne sà molto più di me, ed io non capisco, mi fermo e ci piazzo un bel punto interrogativo, nel leggervi mi ha colto un dubbio e allora (?) mi chiedo, ma si stà praticando la cultura del "NOI" o la cultura "dell`IO"? (fermo restando che si percepiscono ottime iniziative)
P.S. Non ho citato volutamente Assarca in quanto secondo il mio punto di vista anche quella è un`altra storia, appena trovo due minutini di tempo se volete ne parliamo ampiamente "ho trovato una chicca tra i suoi scrittori, vediamo se riusciamo a condividerne i contenuti".
Per adesso vi lascio, in quanto mi aspettano alcuni (ad altri ci pigghià la mularia) colleghi "dell`associazione" per essere accompagnati a Noto (accussì oggi ci appizzu , tempu, sordi e benzina) Si consoli signor Leone come vede TUTTO IL MONDO E PAESE.
ciao a tutti. Calogero Drago
PIU` LA LEGGO , E PIU` I PUNTI INTERROGATIVI SI AFFOLLANO , MATERIALMENTE SOPRA LA MIA TESTA COME NEI CARTONI ANIMATI...ESSENDO UN COMMERCIANTE , NEGLI ANNI HO MATURATO UNA CERTA ESPERIENZA NEL CAPIRE LA PSICOLOGIA DI CHI VENDE E DI CHI ACQUISTA. I SUOI DISCORSI SONO SECONDO IL MIO PARERE ALQUANTO ERMETICI, ADDIRITTURA METAFORICI. , IN TUTTA QUESTA DIATRIBA,MI SEMBRA DI PERCEPIRE CHE LEI ABBIA DA PROPORRE E NON SO` A CHI,UN BEL CONIGLIO CHE TIRERA` FUORI A TEMPO DEBITO DAL SUO CILINDRO.
SI LIBERI...NON CI TENGA SULLE SPINE :))))
SINCERI SALUTI.
FALCONE GIUSEPPE.
Cordiali Saluti
Nino Leone
nel trapanese si chiama U Cannatuni
nel palermitano U Pupu Cu L` Ovu
nel nisseno e nell`ennese U Cannileri
nel catanese Cuddura Cu L`Ovu
nel messinese La Palummedda
dalle vostre parti si dovrebbe chiamare U Panariaddu come nell`agrigentino e nel ragusano
Come vede esiste in tutta la Sicilia sotto svariati nomi
Cordialmente
Nino Leone
detto che l`unione fa la forza,che ci spinge verso una nuova forma di associativismo. Il vedere l`altro come una risorsa e non come un`ombra; ringraziare l`altro per averci dato una mano, può avvicinarci anche nella conoscenza reciproca e magari ci può fare scoprire di avere molte più similitudini che differenze, e magari ci può fare desiderare di tornare ad essere comunità, riconquistando questo importante elemento che abbiamo perso di vista nella corsa verso quell`individualismo figlio del tempo moderno distratto, globale e svuotato di valori e di umanità.
Magari si può anche attraverso un evento culturale realizzato insieme, vi pare cosa da poco?
Saluti a tutti, è stato un piacere Francesca
In cittadine come Pontremoli (tanto per citarne una "Signora Franca mi venga in aiuto in quanto lei quelle zone credo li abbia vissute") con un tot di bancarelle, un premio Bancarelle, bancarelle per ogni "scrusciu di carretto" e tanta iniziativa, si sono inventati una mezza economia. (io la mia la potevo risolvere, peccato signor Falcone non averlo conosciuto qualche mese fà, mi sarei fatto consigliare come far cassa con la mia 33 del 90, mi creda era l`unica cosa che avrei potuto vendere intanto me l`hanno demolita)
Capisco che non è facile, come non è facile il coinvolgimento costruttivo di alcune persone, si può confidare solo nel buon senso e nella cultura del "noi".
A rileggerla, saluti Calogero Drago
APRENDO LA MIA FINESTRA VERSO IL SUO CORTILE, NON RIESCO A COGLIERE BENE IL SENSO DEL SUO MESSAGGIO !!!
E` VERO!!! ALIA E` TEATRO DI UN CONSISTENTE FERMENTO CHE SI TRAMUTA POI IN ASSOCIAZIONE O MOVIMENTO.
NON SO` SE LEI E` MAI STATO PRESENTE AD UNA DELLE TANTE ATTIVITA` CULTURALI DELL`ASSOCIZIONE "FUCINA", OPPURE AD UNA DELLE LORO TANTE COMMEDIE TEATRALI , FORSE NON SA`,CHE MOLTI DEI TESTI SONO CURATI IDEATI E` SCRITTI DA UN NOSTRO CONCITTADINO, E CHE POI VENGONO SU DI UN PALCOSCENICO INTERPRETATI , RIGOROSAMENTE IN DIALETTO NOSTRANO.. DAL MIO PUNTO DI VISTA QUESTA MI SEMBRA CULTURA !!! ALTRO ESEMPIO DI ASSOCIAZIONE IN FERMENTO E RIGOROSAMENTE GIOVANILE (DAI 5 AI 25 ANNI) "NOI ALIA" PROMUOVE INTERESSANTI ATTIVITA`, TRA CUI LA COLONIA ESTIVA DEI BAMBINI ALIESI, IMPEGNANDO IL LORO TEMPO LIBERO , FAVORENDO I RAPPORTI SOCIALI ED INTERPERSONALI, UNA VALIDA ALTERNATIVA ALL`ISOLAMENTO VIDEO GIOCHI E TV.
FORSE NON SA` CHE IN ORIGINE IL NOME DI QUESTO PORTALE INTERNET "ASSARCA" DOVE LEI LIBERAMNTE ESPRIME LE SUE OPINIONI ,SIGNIFICA "ASSOCIAZIONE ARCA" ED E` STATO FRUTTO OLTRE CHE DALL`IMPEGNO E DALL`INGEGNO DI ENRICO TICLI, ANCHE DAL CONTRIBUTO SEPPUR MINIMO O DISASTROSO, DI UN ASSOCIAZIONE DI PERSONE ALIESI.
SI RICREDA SIGNOR DRAGO!!! L`ASSOCIATIVISMO DI QUALSIASI NATURA E GENERE PURCHE` DI SANI PRINCIPI E CHE CREDE AD UN CAMBIAMENTO,PORTA E LASCIA SEMPRE DEI BUONI FRUTTI, E DI CERTO CAMMINA SU UNA VIA DOVE LASCIA ORME PER I POSTERI .
SALUTI CORDIALI FALCONE GIUSEPPE.