Dopo circa 3 anni di incontri rimandati, di illusioni, di delusioni e
Dopo circa 3 anni di incontri rimandati, di illusioni, di delusioni e poi nuovamente illusioni eccoci arrivati a quello che sembrerebbe essere il capolinea di una questione le cui gravità consequenziali, con ogni probabilità, non sono ancora lucide nella pubblica consapevolezza, parlo della chiusura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese avvenuto oltre 10 mesi fa. Parliamo di impianti costati svariate centinaia di milioni di euro destinati ad essere deteriorati dalla ruggine e dall’immobilità a cui sono sottoposti a causa dello stop imposto dai vertici della casa automobilistica torinese. Come era logico pensare, un eventuale possibile insediamento di un’ altra casa automobilistica doveva avvenire contemporaneamente con l’abbandono da parte di Fiat e non ritrovarsi dopo un fermo così lungo ancora ad attendere qualche “Santo” a cui “regalare” uno stabilimento perfettamente funzionante! E’ strano, proprio strano, che nessuno ad oggi si sia fatto avanti! O quantomeno che questo sia avvenuto, ma senza quasi realmente averne le intenzioni…quasi a voler prender tempo! Contemporaneamente il tempo sta facendo la sua brava strada…dando il colpo di grazia agli impianti sino a renderli completamente inutilizzabili. In seguito si discuterà della non convenienza ad investire in quello stabilimento “Gli Impianti sono completamente andati!!”, così avremo un`altra “cattedrale nel deserto” nell’area industriale di Termini Imerese, una cattedrale di tutto rispetto, non un piccolo capannone abbandonato, ma chilometri quadrati di impianti! Molte aziende, strozzate da un peso fiscale sempre più pesante, chiudono, altre, che ne hanno la possibilità economica, abbandonano la nostra Sicilia e la nostra Italia indirizzandosi verso nazioni dove il peso fiscale ed il costo della manodopera è nettamente inferiore al nostro. Ed allora tasse su tasse, precarietà, disoccupazione, famiglie in mezzo ad una strada enormi sacrifici da parte di un popolo che per tanti, troppi anni, ha mantenuto un’orda di voraci locuste incravattate che, non curanti di un popolo che sta morendo di stenti, privato, talune volte, anche dell’essenziale, si sfogano mangiando ostriche e bevendo champagne, alla faccia nostra, utilizzando pubblico denaro. Nel periodo elettorale, però, le loro facce tornano pulite. Li vedi nei manifesti elettorali con l’espressione convincente, con la voglia di fare, con quel sorriso intelligente, con quel bel motto scritto in grassetto a fianco alla foto, insomma tutti gli elementi che la gente cerca per potere riporre fiducia in un candidato anziché un altro! Le parole d’ordine sono ONESTA’, LA POLITICA DEL FARE e chi più ne ha più ne metta. Personalmente ritengo che non basterebbero 30 anni alla politica per recuperare un minimo di credibilità, e di questo provo dispiacere per quanti (i pochi ma vi sono anche quelli) fanno politica con vera onestà e spirito di servizio, così come mi auguro che il popolo siciliano non dimentichi le umiliazioni subite da questi “signori” in special modo quando il loro cattivo operato e tornacontismo è ben noto a tutti.
Lo Stabilimento di Termini Imerese, aperto nel 1970, è uno stabilimento per la produzione di autoveicoli di piccola cilindrata del marchio Fiat/Lancia.
Storia
Lo stabilimento sorse nel 1970 nel territorio comunale di Termini Imerese grazie ad un consistente contributo della Regione Siciliana erogato al gruppo Fiat per ottenerne la localizzazione nel territorio; venne allo scopo creata la Sicilfiat una società a partecipazione regionale di cui la Fiat deteneva il pacchetto di maggioranza con il 60% delle azioni. Nel 1977 quest`ultima acquisì la totalità delle azioni per cui lo stabilimento divenne uno dei tanti del gruppo con una forza lavoro di circa 1500 addetti. Negli anni ottanta questa è salita fino a quota 3200 addetti scendendo poi dagli anni novanta fino ai 1900 attuali in seguito alle successive riorganizzazioni della forza-lavoro.
Ha prodotto nel tempo e successivamente la Nuova 500, la 126, la Panda, la Punto e in ultimo la Lancia Ypsilon.
Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese non viene attualmente considerato economicamente competitivo perché nelle sue vicinanze non sono presenti altri impianti industriali del settore, quindi i pezzi per produrre le macchine arrivano di solito dal Nord Italia facendo aumentare i costi di trasporto. L´impianto inoltre ha sempre prodotto un modello per volta, legando eccessivamente il suo andamento produttivo al successo commerciale dell´auto prodotta[1]. Per questi motivi è inserito tra gli stabilimenti da chiudere secondo il piano approntato dall`amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne[2].
Tante le ipotesi sul salvataggio[3] dell`importante struttura che tuttavia restano ancora prive di riscontri oggettivi.
In data 26 novembre 2011 è stata ufficializzata la chiusura della trattativa sulla parte economica che riguarda gli incentivi alla mobilità per i lavoratori dello stabilimento, che sarà dismesso definitivamente dalla Fiat.
L`ipotesi di salvataggio in campo prevede che lo stabilimento venga acquistato dal gruppo italiano DR Motor Company o BMW .Questa in sintesi la storia della Fiat in Sicilia,signori politici siciliani,se nel cuore e la nostra terra bisogna fare tutti gli sforzi possibili affinche questa fetta di pane siciliano non venga a mancare,politica significa per il popolo e non a se stessi,caro Enrico ABBIAMO un arma in mano usiamola tra pochi giorni,BASTA a strumentalizzazioni e torna conti personali la gente ha fame.Fraterni saluti Giuseppe
Finora i "nuovi" si sono dimostrati più arroganti, più opportunisti e più delinguenti di chi li ha preceduti!!!!!!!!!!!!!!
Tutti siamo corresponsabili insieme alle "locuste incravattate" di questo mondo marcio in cui viviamo, li abbiamo votati e con ogni probabilità MOLTI LI ANDRANNO A VOTARE ANCORA perchè il periodo elettorale diventa il periodo delle promesse e quando il bisogno la fa da padrone le promesse ingrassano le locuste, danno loro prestigio politico e poco importa se le promesse saranno mantenute! Un inganno lungo oltre mezzo secolo che ancora oggi si ripete e funziona alla perfezione!
Nuotiamo insieme verso la superfice costruendo un nuovo sistema che NON è quello che oggi ci promettono i politici (tutti) in corsa per le regionali. Bocciamo in massa questa politica e questi politici e mandiamoli in fabbrica a lavorare se ne trovano una aperta, altrimenti che vadano a lavorare la terra affinché possano comprendere cos`è la dignità
Siamo tutti molto arrabbiati perchè lo spettacolo che offrono è indegno di un paese civile, cosi come indegne sono le leggi che regolamentano e legittimano il ladrocinio, da tutti condivise. In questo caso però, caro Enrico, forse non si ha ancora l`esatta misura della tragedia che da qui a pochi mesi molte famiglie e moltissime persone andranno a vivere.
Io spero che chi permesso tutto questo si faccia un bell`esame di coscienza, se un po` di coscienza è rimasta
Voglio però raccontare un`episodio accaduto a Termini Imerese qualche mese fa: " Un onorevole regionale, in previsione delle elezioni imminenti e giocando d`anticipo, si è recato a Termini Imerese per fare il punto sulla situazione Fiat. Ha urlato a gran voce che la la fabbrica avrebbe aperto i battenti da li a poco e, non solo sarebbero stati reintegrati tutti i lavoratori già in quota Fiat, ma sarebbero stati assunti almeno altre 200/300 persone, che equivalgono a trecento famiglie o quasi".
Grande applauso e poca indignazione.
Qualche giorno dopo un`altro onorevole, avendo saputo dell`ignobile promessa fatta dal collega, avendo chiaro che così non sarebbe stato di fatto e contro il suo stesso interesse per le stesse ragioni del collega, si è recato nella città in questione a smentire davanti allo stesso auditorium, con carte alla mano, quelle affermazioni.
Pochi applausi e malumori, ma nessuna indignazioni nei confronti di chi lì aveva gabbati per l`ennesima volta, senza scrupolo alcuno pur di raccattare un po` di consensi per le elezione regionali imminenti. Bene vedremo come andrà a finire, conosco il nome dell`uno e dell`altro.
Voglio dirti che spesso il cittadino non è migliore del proprio governante.
Concludo dicendo che spero che il cittadino sia davvero
assolutamente incacchiato, tanto da sapere discernere tra i racconta-frottole e recidivi sulla pelle dei più fragili e coloro che tentano,e ci sono, di fare i politici in maniera dignitosa, tenendo in conto comunque che qualche responsabilità hanno avuto anch`essi nel votare certe leggi. Non si vuole assolvere nessuno ma qualche distinguo è necessario.
Esisto cittadini che dalla politica hanno raccattato quanto è possibile raccattare e forse di più. Esistono cittadini che nulla hanno mai chiesto.
Questi dovrebbero avere un risarcimento danno da gli uni e dagli altri.
personalmente ho in mente di chiederlo, per rimettere in pari le cose e perchè da anni oramai, da altri cittadini più furbi, mi sento ripetere che sono stata una gran fessacchiotta. Vorrebbero dire cretina, ma non l`ho dicono per educazione.
Caro Enrico la mia solidarietà sempre,come ho già avuto modo proprio su queste pagine di fare e, ti assicuro, che molti mi hanno criticata in privato, perchè la verità è anche che "ci stiamo facendo la guerra tra poveri" lo già detto e lo ripeto.
Siamo oramai delle isole, costretti a salire sui tetti per farci ascoltare.
Cominciamoci a chiedere come ci siamo ridotti così, ma tutti proprio tutti.
Non ho ricette, ho pochi punti saldi e molta rabbia.
Una certezza l`Italia è divenuta, con il concorso di tutti una terra sporca da cui fuggire.
Ciao Enrico auguri Francesca