L’Unità d’Italia………….un matrimonio in crisi. L’unità
L’Unità d’Italia………….un matrimonio in crisi. L’unità d’Italia può paragonarsi, a mio parere, ad un matrimonio in crisi. Non voglio entrare nel merito del perché e del percome l’Unità sia stata fatta, anche perché non ho la cultura per interloquire con chi, fino ad ora, ha pubblicato notizie storiche così dettagliate, però voglio esprimere, come su assarca e possibile fare, il mio pensiero. La Lega Nord vuole il federalismo fiscale, il Partito del Sud la separazione e minaccia di ricorrere ai ricatti per chi ha visto Le Iene di questa settimana, come la L.N., per ottenere dal governo quello che ritiene giusto, ed io mi chiedo: “ Ma se abbiamo noi del Sud abbastanza rappresentanti per far cadere il Governo, perché creare un altro partito per ottenere lo stesso risultato? Sono le persone che fanno la differenza, non il colore politico. Se non si è d’accordo con la Legge presentata basta votare contro, fra i voti dell’opposizione e della maggioranza contraria la legge non viene approvata, non serve minacciare basta agire con coerenza , il giusto è giusto sia che venga da destra che da sinistra e quello sbagliato lo stesso. Tornando al mio pensiero… quando un matrimonio entra in crisi ognuno sente di avere ragione, ma sicuramente il torto sta a metà strada. Le conseguenze delle scelte compiute e delle azioni fatte ricade alla fine sempre sui figli, non sempre nell’immediato, spesso a distanza di tempo. Nella fattispecie i figli siamo Noi Italiani dalle Alpi alle Isole, i genitori sono il Parlamento ed il Governo e tutti politici in genere sono gli avvocati divorzisti. In una causa di divorzio chi vince? - I GENITORI O CONIUGI? - I FIGLI? - GLI AVVOCATI? La risposta sorge spontanea, comunque vada gli unici, che sicuramente vincono, sono gli avvocati, seguiti dai genitori che hanno ottenuto quello che desideravano. E i figli? I figli saranno sempre divisi e contesi fra i due litiganti, indubbiamente gli unici perdenti . Riflettiamo bene: ormai siamo Uniti da 150 anni, realmente il frazionamento andrebbe a migliorare le nostre condizioni o cercare di rispettarsi reciprocamente, collaborando ognuno con le proprie peculiarità, potrebbe essere la scelta migliore?