Poesie Siciliane

NASCA GIUSEPPE NASCA GIUSEPPE Pubblicata il 04/04/2012

VENTICINQUE APRILE

Il ticchettar spasmodico e compatto
delle chiodate scarpe sul selciato
ormai non s`ode nella piazza antica,
perché cessò la guerra ed ora pace
nel cielo aleggia, rotta solamente
dal cicaleccio della gente in festa.
Non più di condannati i corpi esposti
al crepitare di spianati mitra,
né sul balcone sventolante arcigna
la svastica, signora della morte,
ma solo il rintoccar dell`orologio
in cima al campanile della chiesa,
circondato dal volo dei colombi
o dal notturno e silenzioso canto
delle candele accese per la pace.
La nube, stesa all`orizzonte, pare
Giuditta, che conosce dove giace
la testa d`Oloferne, ma lo tace
sotto quel rosso lieve che traspare,
per dire al mondo intero che la pace
é ritornata in terra e che l`oblio
già vinse la violenza del passato.
Non più quei corpi stesi sul selciato
nell`orrido scenario dell`eccidio
convien mostrare al vindice futuro,
ma del perdono sollevar la voce
fino a toccar le stelle e l`infinito,
poiché non teme la giustizia il pianto
dell`uomo che perdona e in Dio confida.

Commento dell`autore:
Il 25 Aprile é la festa della libarazione, permeata ancora oggi dall`ombra cupa della vendetta tra fazioni. Quanto sarebbe più bello che in questa ricorrenza alegiasse la mitezza del perdono pur nel ricordo di eventi storici da non ripetere mai più!

Letture 979 - Commenti 0
Pubblica le tue poesie
Vuoi pubblicare le tue poesie?
Inviacele al seguente indirizzo di posta elettronica : assarca2001@gmail.com