Voci Siciliane

IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 06/03/2025
Paolo Battaglia La Terra Borgese: Il neoplasticismo non lo sapeva ancora, ma sarebbe poi “nato” il 7 marzo 1872

Paolo Battaglia La Terra Borgese: Il neoplasticismo non lo sapeva ancora, ma sarebbe poi “nato” il 7 marzo 1872

Uno dei due fondatori del Neoplasticismo, Piet Mondrian, nasceva il 7 marzo 1872, l’altro era Christian Emil Marie Küpper, e lasciava la vita il 7 marzo 1931, scrive il Critico d’Arte Paolo Battaglia La Terra Borgese
De Stijl (Lo stile) o Neoplasticismo, in olandese Nieuwe Beeldende, è il movimento artistico fondato nel 1917 nei Paesi Bassi da Piet Mondrian e Christian Emil Marie Küpper.
Nella pittura, nella scultura e nell’architettura, Lo Stile (puro atto costruttivo, così lo definì Argan), si caratterizza per il Non-Figurativismo, il Funzionalismo al netto del superfluo, e principalmente per le relazioni tra forme dentro linee rette della Geometria - spiega il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese.
Ed è così che Paolo Battaglia La Terra Borgese celebra il Neoplasticismo, sostando su quella da lui definita un’opera ferrea dell’Astrattismo, la COMPOSIZIONE IN GIALLO, ROSSO BLU E NERO, in memoria di Piet Mondrian.
Perché arte è senza rappresentazione, lo scrive Mondrian nel 1919, fa notare Paolo Battaglia La Terra Borgese -: "Infine, l`artista non ha più bisogno di uno specifico fenomeno naturale per arrivare a un`immagine di bellezza". Lo spirituale diventa fonte d’ispirazione. E da quel momento in poi Mondrian utilizzerà sempre più i colori ormai noti: rosso, giallo e blu.
Antesignano dell`arte astratta, con la composizione del grande piano rosso, giallo, nero, grigio e blu, ciò che si nota è anche la demarcazione delle superfici. Osservando attentamente, si noterà che le linee non si estendono fino al bordo. I colori sembrano fluire da un piano all`altro e fondersi tra loro indica Paolo Battaglia La Terra Borgese .
In questo modo Mondrian - spiega Battaglia La Terra Borgese - mantiene la composizione compatta ed evita di dare l`impressione che si tratti di un frammento di qualcosa che continua oltre il bordo della tela. Nelle opere successive questa caratteristica scompare e si nota una netta separazione tra i colori! Gulp, direbbe Paperino: hai adesso un pubblico più consapevole ed erudito, e puoi farlo.
Alto 59,5 cm e largo 59,5 cm, questo olio su tela del 1921, archiviato col numero 0333329, è custodito dal Museo d`arte dell`Aia, proveniente da Blaricum, collezione privata S. B. SSlijper.
Neoplasticismo, o senso plastico puro: questa è l’etichetta dell’opera di Mondrian, che si propone di abolire dalla pittura ogni elemento, per così dire, passionale.
In questa Composizione del 1921campeggia asimmetrico, sullo sfondo grigio chiaro, un grande quadrato rosso che occupa quasi due terzi della superficie totale.
Il rosso è il colore che più di tutti affascina Mondrian.
Ogni quadrato di colore è delimitato da un reticolo nero.
Tutta l’arte di Mondrian è una lunga meditazione sul tema delle orizzontali-verticali, che si incontrano formando un angolo retto. Questo è l’astrattismo puro - chiosa Paolo Battaglia La Terra Borgese -, da cui è bandito ogni elemento ritenuto estraneo alla pittura.
Tuttavia Mondrian è arrivato per gradi all’astrazione. Quando a Parigi - chiarisce Paolo Battaglia La Terra Borgese -, alla vigilia della prima guerra mondiale, si accostò al cubismo, cominciò a dipingere una serie di alberi, partendo dalla rappresentazione naturalistica per arrivare alla forma più astratta.
Erano gli anni in cui Mondrian ripeté il motivo della facciata di una cattedrale (come aveva fatto Monet per studiare gli effetti della luce), fino a eliminare ogni effetto veristico e a ridurre il quadro a una pura struttura di lineee orizzontali e verticali.
Ecco come - spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese - si affaccia allo spirito di Mondrian, la necessità di dipingere superfici semplificate all’estremo, con il motivo ed i colori dell’opera esaminata.
Così, Mondrian, continuerà fino alla morte, con lievi variazioni nel colore: infatti gli sfondi diventeranno blu, anziché grigi, e infine totalmente bianchi.
Il nero sarà poi abbandonato completamente per far posto ai colori più vivi. Ed il suo neoplasticismo elaborato accanto all’architetto Christian Emil Marie Küpper al tempo della rivista De Stijl fondata da loro, esercitò una vasta influenza sulle arti plastiche e figurative del loro e del nostro secolo.

Alia - Viste 334 - Commenti 0