Si è ripetuta, ancora una volta, la magia delle Grotte della Gurfa. La stessa magia, la stessa emozione della forza delle parole recitate e della musica, il cui suono, fuso in un abbraccio con la Tholos, espandeva pura energia, trascinando tutti in una dimensione irreale ma al contempo vicinissima alla natura che definisce l’uomo e la vita. Il mistero della storia stratificata nelle pietre ancora una volta non ha tradito la sensazione di primordialità e di sacralità che avvolge lo spirito di chiunque sappia cogliere la forza rivelatrice di questo straordinario sito archeologico, unico al mondo. Come ci racconta la presidente dell’associazione Fabbrica della Cultura Francesca Albergamo: «Quella stessa forza rivelatrice che qualche anno fa ha toccato nel profondo lo spirito della scrittrice Clelia Lombardo e dell’attrice Patrizia D’Antona, da me invitate a visitare la Gurfa, e che ci ha indotto in seguito ad elaborare un percorso artistico per la valorizzare del sito, attraverso l’arte e tutte le sue contaminazioni. Da quel momento, insieme, abbiamo iniziato un percorso culturale che, pur avendo il carattere dell’utopia, ha creduto e crede fortemente possa divenire viatico di sviluppo per il territorio di Alia e non solo». E quel viaggio visionario alle Grotte della Gurfa ha avuto inizio con la rappresentazione teatrale “Trilogia” con Patrizia D’antona, coautrice dei testi con Clelia Lombardo e maschere di Fleur Marie Fuentes, a cura dell’Associazione Corai, e ha proseguito con le due edizioni della “Notte di poesia e musica alle Grotte della Gurfa”, a cura delle Associazioni Fabbrica della Cultura e Itaca. L’edizione di quest’anno ha visto, lo scorso 19 luglio, la presenza importante dei poeti: Nicola Romano, Clelia Lombardo, Francesca Vella, Margherita Rimi, Cinzia Accetta, Domenico Stagno, Serafina Ignoto, Francesco Teriaca, Armando Martino, Francesca Albergamo, Sergio Surdo, Antonio Blunda e Daniela Gambino; dei componenti del gruppo RadioZapata: Antonio Passafiume, Peppino Albanese, Pino Cristoforo e Serafina Ignoto, coinvolgenti e bravissimi, e dei musicisti Andalo Carrega e Gianni Gebbia. . La forza delle parole, quindi, e la musica unici protagonisti della magica notte. Continua ancora Francesca Albergamo:«un ringraziamento particolare lo devo alla scrittrice Clelia Lombardo per quel suo starmi accanto, silenziosa e preziosa. A Nicola Romano per essere tornato alla grotta con slancio e passione e per avermi fornito utili consigli. Molto più che un ringraziamento devo ad Andalo Carrega, anima profonda e delicata, che quasi in punta di piedi mi ha chiesto, alcuni mesi fa, di accompagnarlo alla grotta, le cui voci della sua bellezza gli erano giunte fino a Parigi. Terrò per me il regalo della sua emozione e dirò solo delle sue parole, appena entrato nella Tholos: “ Mi sento a casa mia”. Poi accovacciatosi per terra ha iniziato ad accarezzare la sua chitarra a venti corde mentre il suono si innalzava fino a toccare il punto in cui entrava la luce nella Tholos, che rispondeva in perfetta sinergia. Da quel momento tra noi sono intercorsi continui appuntamenti telefonici, Andalo era oramai divenuto parte integrante del progetto della 2° edizione della Notte di Poesia e Musica, e partecipando da lontano ha coinvolto un suo compagno di viaggio artistico, il musicista Gianni Gebbia, con il sax fra i più prestigiosi nel mondo». La sperimentazione sonora creata, grazie all’utilizzo di particolari strumenti e oggetti, oltre che al sapiente uso della chitarra e del sax, hanno dato vita ad una straordinaria e unica sperimentazione sonora che ha ammaliato gli ospiti presenti, molti di loro giunti da più parti della Sicilia, da Roma, come lo scrittore Franco La Cecla e dalla Francia; ospiti attenti e amanti dell’arte, alcuni li abbiamo visti entrare dentro la Tholos a piedi scalzi, per rispetto alla sacralità del luogo. Tutto questo e molto altro è testimoniato dalla immagini inviate dagli artisti e dagli ospiti presenti, in particolare quelle bellissime del Prof. Nicola Romana che ha saputo cogliere bellissimi squarci, o gli splendidi scatti di Giuseppe Centanni. E ancora la presidente dell’associazione Fabbrica della Cultura ha voluto ringraziare per l’apporto, professionale e umano: «Salvatore Gucciardino, Digital Sound, davvero indispensabile. L’assistenza sanitaria della Misericordia, con il suo Presidente Pietro Armenia. Il contributo delle tante realtà produttive presenti ad Alia e nel territorio limitrofo, da Castelluccio Miano, I.C.M. Digital Sound, Azienda Agricola Tripi, Panificio Minnuto/Randazzo, Macelleria Di Prima, Supermecati Mazzarisi, Villa della Mimosa, Casa vacanze Sagona, Viaggi e Turismo Cifuentes, Todaro Alfredo e figli, Alia Fuoristrada, Fiori e Decori , 500gr edizioni, Digigraph, tipografia digitale. E grazie anche ai tanti amici che ci hanno sostenuto e aiutato, loro sanno. L’intera organizzazione dell’evento è stata resa possibile grazie a tutti i componenti delle due Associazioni “Fabbrica della “Cultura” e “ Itaca”, che si sono spesi senza interruzione e con passione, a loro va il mio più caloroso grazie. In particolare però voglio ringraziare Daniela Calcara che, in qualità di costituente delle due Associazioni e di Assessore del Comune di Alia, avendo compreso da tempo l’importanza, per il nostro territorio, di eventi come questo, si è adoperata, con abnegazione, per rendere il luogo fruibile e accogliente e curando gli ospiti durante tutta la manifestazione, senza per questo volere apparire in veste istituzionale. Ad Armando Martino, delicato e profondo poeta, fine dicitore, Presidente di Itaca e costituente della Fabbrica della Cultura, insostituibile amico e compagno di viaggio, va il mio personale abbraccio, per essersi adoperato senza sosta e con una passione non comune. Si ringrazia il Comune di Alia per l’assistenza logistica. Gioacchino Ganci, guida molto apprezzata dagli ospiti. Per l’ospitalità l’Ass. It Gente e Terre di Sicilia dove troverete l’album fotografico dell’evento di Giuseppe Centanni. Un bel segnale ci è arrivato da Ezio Iovino, componente e promotore culturale della Ass. la Fucina, portando il suo saluto e l’augurio per l’evento, grazie». Ecco, sta tutto qui il senso dello stare “ Insieme”, che può essere altro dal significato altisonante, eppure così snobbato e combattuto, altro da noi stessi, un nuovo modo di impegno collettivo. Ad Maiora.
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