La speranza che il mondo cambi, che gli avvenimenti intorno cambino, n
La speranza che il mondo cambi, che gli avvenimenti intorno cambino, non puo` e non deve essere rimessa esclusivamente nelle mani della politica, locale o nazionale che sia. La piazza di per se è impersonale, loro sono solo la rappresentazione di quello che siamo. Da noi deve alzarsi la voce. Il futuro ci appartiene, anche quando nn è quello che ci aspettavamo. Dovremmo riprendiamoci la strada. Questo, credo sia per me un modo per esternare cio` che penso, sia un monito ,in primis, per me stesso, a riflettere sul fatto che il posto in cui viviamo è stato costruito con sacrifici e lacrime delle generazioni passate. Abbiamo il dovere di metterci in gioco seriamente affinchè molta parte del mondo cosi` come lo conosciamo nn vada in fumo. Sinceri auguri.
Sia quando tu dici che la piazza di per se è impersonale e che la politica è la rappresentazione plastica di quello che siamo, sia quando con forza, perchè ci sono parole che hanno una sua forza,dici che non bisogna mandare al macero tutto quel patrimonio che è stato costruito con lacrime e sangue da chi ci ha preceduto.
Il passato aggiungo io ci appartiene, nel bene e nel male,è proprio da esso che occorre attingere linfa nuova e incamerare la rabbia, legittima ( ma che la rabbia sia leggittima lo dico da sempre) e trasformarla in cambiamento reale; senza pregiudizi e con umiltà.
Diceva Ghandi: "In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica".
Aggiungo non ai politicanti e ai distruttori della democrazia.
E` stato un piacere Francesca.