Da Caio Tito, qualche millennio fà in un discorso al senato Rom
Da Caio Tito, qualche millennio fà in un discorso al senato Romano in cui cita la famosa frase "Verba Volant, Scripta Manent" (Le parole volano, gli scritti rimangono). Al post di Enrico Ticli datato 31.07.2012, in cui pavone e tronfio ringraziando tutti coloro che per esternare i loro pensieri hanno scelto le pagine della sua creatura preferendole a quelli che lui stesso definisce "ASOCIAL" Network, sembra che, anzi sicuramente il tempo non ci ha insegnato nulla. Probabilmente lo zio Totò se avesse imparato ad usare il Computer e con un click riusciva a cancellava tutto, in questo momento sarebbe a godersi il fresco della sua amata Corleone anzichè quello di chissà quale casa circondariale. A buon intenditor poche parole. Invece nemmeno una parola a chi dovrebbe essere il garante. Basta che vada sul post citato, faccia click e lo elimini., Quanto meno chi vuol esternare anche il più stupido dei pensieri avrà la consapevolezza di esse incappato in uno dei tanti "ASOCIAL". Un salutone a tutti. Godetevi la festa e ogni tanto fatelo sorgere il sole. (Mi fà l`impressione di lu carusieddu di crita) Calogero Drago.
Basterebbe rileggersi ogni tanto per comprendere le proprie contraddizioni, o semplicemente leggere bene quello che gli altri ci vogliono comunicare.
Insomma ascoltare e quindi anche leggere l`altro fa bene alla democrazia e pure alla nostra mente, alla nostra crescita; altrimenti finiremmo per rimanere da soli a fare soliloqui, perchè non sempre, chi vuole esprimere una opinione liberamente è poi disposto a farsi offendere con appellativi che sono tutti nella testa di chi li partorisce ma non nelle reali intenzioni né nei comportamenti di chi li subisce.
Per fortuna però " chiddu ca è scrittu leggiri si voli".
Fiori quindi, fiori, sperando che il prato diventi primavera anche in pieno inverno.
Oramai la storia si strotola al contrario in piena era delle manipolazione delle parole, ereditata dall`ultimo ventennio fatto di spot televisi e scomposti, arroganti soliloqui, atti ad ammorbarci il cervello e a confondere il senso della democrazia.
Spero di essere stata esaustiva senza per questo incorrere in qualche sanzione.
Piacere di sentirti Calogero, ciao Francesca.