Voci Siciliane

ALBERGAMO FRANCESCA ALBERGAMO FRANCESCA Pubblicato il 03/07/2012

Sabato 30 giugno è stato presentato il libro della nostra con

Sabato 30 giugno è stato presentato il libro della nostra con

Sabato 30 giugno è stato presentato il libro della nostra concittadina, nella bellissima cornice del “Museo della fotografia”. Come promesso ad Anna pubblico qui di seguito la mia recensione e ringrazio l’autrice per il suo apprezzamento. Auguri Anna. Recensione – SIEDITI ACCANTO A ME_ di Anna Siragusa E’ un libro questo che esprime fino in fondo la metafora della vita, in tutte le sue sfaccettature; vista, in questo caso, dagli occhi di chi nasce in una condizione di estrema povertà e di degrado sociale e umano, posto che non necessariamente le due condizioni vanno sempre di pari passo nella vita reale. Ma la storia di Sara, partendo proprio da questo dualismo, si snoda poi attraverso tutte le conseguenti reazioni concatenate. Quindi, la vita di Sara che, per destino, ma anche per volontà della madre, prende un altro corso rispetto a quello a cui pareva destinata, non la preserva però da sperimentare tutto ciò che rappresenta quasi l’intero campionario umano. Soprattutto tutto quello che definisce il rapporto con gli altri, il confronto, l’accettazione degli eventi (anche quelli che spesso rifiutiamo), gli incontri, la scoperta, l’illusione e la disillusione, l’amore e il suo contrario, il dolore improvviso e tragico proprio per la sua innaturalità, l’attesa, la scelta e finalmente la crescita. Ma sarà proprio quel percorso sufficientemente lungo, ma sicuramente solo a metà della vita, certamente colmo già di eventi brutali e pregnanti, che porterà Sara a compiere una rivoluzione interiore che coinvolgerà anche la sua visione della vita. Sara, proprio per la sua condizione iniziale, cresce strutturando in se l’idea che nella vita sia tutto bianco o nero. Ferma e categorica, persino fin troppo intransigente, ella non scende a patti né a compromessi. Non accetta l’idea che esistano anche le sfumature delicate e i colori a tinte forti. Anche quando li percepisce, lei li ignora. Quel tratto della sua vita, durante il quale la lotta a volte è impari, altre volte è rivelatrice, invece, le permetterà di comprendere che la vita non può essere ignorata negli aspetti che più ci turbano e ci feriscono. Essa va accettata tutta per intero anche quando vorremmo fuggire. E Sara prima fugge dagli eventi che la coinvolgono, poi ritorna indietro, riacciuffa quegli eventi, li ricompone e regala ad essi la dignità che meritano, anche a quelli che ha odiato di più e che l’hanno mortalmente ferita; consapevole finalmente che il senso profondo degli eventi della vita sta proprio nella piena contestualizzazione di essi e nell’accettazione delle ragioni implicite. L’autrice attraverso la storia di Sara ci dice che ogni aspetto della vita, uguale è contrario, non è mai come lo vediamo, esso nasconde anfratti che solo il profondo rispetto e l’amore per l’umanità può rivelare e può condurre ad un mutamento reale e liberatorio. Ci comunica anche che la condizione di povertà o di ricchezza non sono sinonimi di abbrutimento o di nobiltà d’animo, essi sono intercambiabili e assolutamente imprevedibili. L’autrice è ancora giovane, ma con una scrittura capace, profonda, fatta di moderna sintesi, affronta e sviscera tutti gli aspetti di questa dualità, attorno a cui si snoda tutto il racconto di questa sua opera prima. Francesca Albergamo

Alia - Viste 1688 - Commenti 0