VENTO DI CAPACI Com’è soave quest’arietta che qui sale dal ma
VENTO DI CAPACI Com’è soave quest’arietta che qui sale dal mare di Carini e di Capaci, porta frescura passando per i boschi silenti e puri del paesino di Torretta. Fino in città giunge talora quest’influsso e si miscela all’aria che… non odorosa, discende a valle dall’altura che è a ridosso del centro urbano e raggiunge anche lo Stadio. Mentre il sole, un dì di maggio, riscaldava questi tre colli ed i prati in fiore, un forte vento arrivò qui, su da Capaci, da un terrificante finimondo! Laggiù distrusse in un istante vite umane, finanche lui: il giudice Falcone, che aveva fatto con processi ed ingiunzioni, della Sicilia nuovamente un bel gioiello. Quel pomeriggio, giù in città …altro che arietta! spirò un vento che odorò solo di morte. Piombò sul popolo tranquillo e poi sgomento alla notizia dell’autostrada di Capaci. Due mesi dopo, stessa sorte fu per Paolo, in via D’Amelio, per mano di quei tali che questa terra disprezzano da sempre, piuttosto d’esser grati al Padre Eterno! Egli ci ha dato, immeritati, tali uomini, che con impegno e grande civiltà, cercaron d’aiutare tali “amici” a riscoprire la vera libertà! Pietro Sireci
E auspico che tutti i cittadini liberi,onesti e non collusi, che sono tantissimi, comincino a porsi molte domande e che sappiano fare della memoria e della ricerca della verità un imperativo di ordine civile. Solo così ci si può definire società e comunità. Per non dimenticare:
Francesca Albergamo
Grazie degli auguri della Santa Pasqua 2016 e grazie ai carissimi Enrico Ticli e Francesca Albergamo per il loro rispettivo commento.
A presto! Pietro Sireci
Grazie Pietro.