CATANIA- BUK FEST: 10.000 visitatori per la prima edizione catanese
0.CATANIA - La prima edizione catanese del Buk Festival si è conclusa con una serata finale all`insegna del Teatro Stabile di Catania, con la prima tappa del ciclo L`alfabeto della memoria ideato dal presidente dello Stabile Nino Milazzo e inaugurato dall`incontro sul tema `A come Amicizia`, che ha visto protagonisti due grandi attori come Pippo Pattavina e Tuccio Musumeci.
Circa 10.000 persone, dal 26 al 28 settembre, nei tre giorni dell`evento, si sono avvicendate fra gli stand del chiostro di Palazzo Platamone: certamente un successo di pubblico per questa esposizione curata da Francesco Zarzana che da otto anni dirige anche il Buk Modena.
Siamo molto contenti di come sia andato questo primo `esperimento` in terra etnea- ha detto lo stesso Zarzana al termine della tre giorni di reading, spettacoli, concerti e cultura- e speriamo che come in questa edizione, anche nella prossima saremo supportati dal Comune di Catania e dal Teatro Stabile, che si è dimostrato molto sensibile anche a diversificare le attività culturali dell`Ente.
Un programma fitto di incontri con gli scrittori, con i giornalisti e gli addetti ai lavori, ma non solo: anche spettacoli serali ed il concerto della famosissima violinista francese Estelle Goldfarb in prima nazionale assoluta.
Domenica sera anche una `chiacchierata` sul palco con la giornalista di guerra Barbara Schiavulli, che ha emozionato il pubblico presente con i suoi attuali racconti da inviata sul fronte in Medioriente.
Nei giorni precedenti al Buk festival erano state celebrate `le donne`, come con il premio consegnato dal direttore del Teatro Stabile Giuseppe Dipasquale alla giornalista catanese Emma D`Aquino, volto noto del TG1 delle 20; o con la lettura scenica di alcuni passi di `Quattro etti d`amore, grazie`, best seller di Chiara Gamberale, interpretato dalle bravissime attrici Annalisa Canfora e Valeria Contadino, che hanno dato voce alle due protagoniste del romanzo, impegnate in un gioco di specchi reciproco, sotto gli occhi attenti del pubblico serale e dell`assessore comunale alla Cultura, Orazio Licandro. E di donne, nella serata di venerdì, nello spazio Oi Dialogoi, il direttore del Festival Francesco Zarzana ha conversato amabilmente con l`autrice coreana, naturalizzata svizzera, Laure Mi Hyun Croset (Prix Accademie Romande) e con Laura Efrikian, indimenticata protagonista degli anni `60, autrice del libro `La vita non ha età, che ha animato la serata con la sua simpatia ed il suo charme, raccontando al pubblico la sua storia d`amore con Gianni Morandi e tanti altri aneddoti legati alla sua vita professionale e privata.
Perché la società migliora e cresce se si pensa sopratutto alla cultura in generale e non soltanto all`articolo 18. Con questa frase Nino Milazzo, presidente del Teatro Stabile di Catania, aveva inaugurato il festival e così certamente è stato. Zarzana ha ringraziato l`ospitalità della città, patria di scrittori come Verga, Brancati e Capuana, ed ha sottolineato come molte delle case editrici presenti provenissero sopratutto dal sud Italia, segno di una rinascita imprenditoriale che deve partire sopratutto da questi temi.