VINCENZO DI CARLO CELEBRA 101 ANNI
Vincenzo Di Carlo, aliese, residente negli Stati Uniti d’America, il 28 dicembre scorso, ha tagliato il glorioso traguardo di 101 anni di età.
Egli, a 14 anni, nel 1926 emigrò. Emigrarono assieme a lui sua mamma e due sorelle, Rosalia (Lilla) e Anna. Dopo un lungo viaggio da Palermo a New Orleans, raggiunsero il loro padre, il quale già era in America. E come molti emigrati siciliani lavorava in una piantagione di canna da zucchero, a sud di New Orleans.
Il nome della piantagione, che si chiama “Stella”, ancora esiste nelle contea Plaquemines Parish. Il padre di Vincenzo, Salvatore,
che era emigrato anni prima, aveva raggiunto altri fratelli. Dopo
avere lavorato come tutti gli altri emigrati italiani nelle piantagioni di canna da zucchero, spinti dal desiderio di rendersi indipendenti, acquistarono alcune estensioni di terre decidendo di lavorare per conto proprio al fine di mantenere una condizione economica molto prestigiosa.
Vincenzo Di Carlo lavorò per molti anni nella sua proprietà agricola, producendo prodotti che vendeva nel mercato di New Orleans, una città molto commerciale a 30 miglia a nord della sua proprietà.
Durante la sua vita egli ebbe tanto successo, ma subì anche molte calamità soprattutto durante la stagione degli uragani che per molti anni hanno devastato la regione meridionale della Louisiana. Tutti ricordiamo l’uragano Katrina nel 2005 e Isack, due anni dopo, che costrinsero Vincenzo Di Carlo a lasciare la sua casa distrutta dalla tempesta.
Oggi vive con la figlia Josie (Giuseppina).
Il giorno ventotto dicembre ha celebrato il suo compleanno: 101
anni. In un colloquio telefonico, di recente, mi raccontava l`esperienza della sua vita in America.
Con una lucidità di mente mi intrattenne al telefono per 35 minuti. Vincenzo Di Carlo è orgoglioso di quel che ha realizzato nella sua vita. Con il frutto del suo lavoro ha sostenuto la sua famiglia, ha fatto studiare i suoi figli e i suoi nipoti che hanno conseguito lauree nell’università statale della Louisiana ed insegnano nelle scuole dello Stato. Un suo nipote è direttore delle scuola a Slidel, una città ad Est di New Orleans. Nonostante
costretto a muoversi con una sedia a rotelle, Vincenzo continua
ad accudire le piante che coltiva nel suo giardino.
Questa storia di Vincenzo Di Carlo riflette la storia di molti nostri emigrati aliesi nel Mondo, i loro sacrifici, il loro contributo nella società dove si sono stabiliti per dare un avvenire migliore
ai loro discendenti.
Il nostro nonnino centenario ricorda che abitava ad Alia nel quartiere Rapatello, in via Rosina Muzio Salvo. Sua sorella Rosalia (Lilla Orfanello), da ragazza ritornò ad Alia per assistere la nonna che era rimasta sola. Lilla Orfanello negli anni trenta sposò ad Alia Ignazio Orfanello, il quale di professione faceva il postino ed anche calzolaio.
Lilla Orfanello dovette aspettare un bel po’ per far ritorno in America perché il regime fascista non glielo consentì. Molti anni dopo si stabili finalmente in Schalmette, Louisiana, dove lavorò per una scuola statale. Schalmette nel 2005 fu inondata dall`uragano Katrina e devastata. Le figlie di Lilla Orfanello, Agata, Josie, Maria e Anna Mae si sono dovute trasferire in altre parti della Louisiana. Gioacchino, il loro fratello, rimase invece
a New Orleans.
Al carissimo Vincenzo Di Carlo, assieme alla direzione, alla redazione e ai lettori de “La Voce” ("Voce della Mamma" dalla quale abbiamo tratto questo documento), auguriamo lunga vita. A lui la nostra stima.
Vincent Dispenza Affectionate wishes from Alia