Termini Imerese. Il Museo civico trasformato in magazzino per ospitare una mostra di presepi. La denuncia di SiciliAntica
Il Museo civico trasformato in magazzino per ospitare una mostra di presepi. A denunciarlo è SiciliAntica con una lettera inviata alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo, chiedendo un intervento per riportare la struttura culturale al dignitoso ruolo che dovrebbe avere.
Nel Museo “Baldassare Romano” di Termini Imerese è stata inaugurata, alcuni giorni fa, una mostra di presepi moderni, opere di vari collezionisti privati, che si potrarrà per tutto il periodo natalizio. I presepi sono esposti nella vasta sala della pinacoteca, nascondendo senza troppa cura le pregevoli opere pittoriche del XVI e XVII secolo del Novelli, del Pettineo, del Solimena, del La Barbera. Per permettere l’esposizione, nella medievale cappella di San Michele con affreschi medievali, è stata addirittura spostata, come fosse una pianta, la cinquecentesca statua lignea dipinta di San Giovanni Battista, pregevole opera di Giacomo Di Leo, relegandola in un angolo, e occultando nei fatti l’eccezionale icona marmorea del Gagini raffigurante la Madonna con il bambino del XVI sec.
Nella stanza attigua alla pinacoteca è stata svuotata una vetrina che conteneva un trittico bizantino con Madonna e Santi per collocare dei bambinelli. In questo contesto sarebbe quasi inutile sottolineare – scrive ancora SiciliAntica - che l’impianto elettrico per l’illuminazione dei presepi è improvvisato e non a norma, se non fosse per il grave rischio che ciò comporta per le opere d’arte presenti nel Museo. Gli organizzatori avevano pensato pure di spostare il grande cratere attico a figure rosse visibile nella vetrina centrale della sezione archeologica. Ma fortunatamente hanno desistito. Nonostante il percorso espositivo del Museo sia stato predisposto e autorizzato dalla Soprintendenza, gli organizzatori hanno spostato, nascosto, occultato opere d’arte senza nessuna cautela e senza nessun rispetto per lo spazio culturale e l’importante patrimonio storico in esso contenuto. Come se la struttura fosse un comune magazzino pieno di vecchie cianfrusaglie e non uno dei più pregevoli musei minori di tutta la Sicilia.
“E’ l’ennesima vergogna - afferma Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale di SiciliAntica – quello che era il luogo della memoria storica di una città e spazio identitario di una comunità viene utilizzato come un inutile deposito. Una ulteriore offesa al nostro patrimonio culturale da parte di una amministrazione comunale che non solo non riesce a tutelarlo, ma addirittura permette che uno dei monumenti più prestigiosi che la collettività termitana possiede possa essere utilizzato per fini non confacenti con il suo prestigio”.