NOTO Cultura e legalità: la ricetta di Pino Masciari contro la crisi
Noto, 25 novembre- “Solo i popoli che sanno possono essere popoli liberi”. La presenza di Pino Masciari, imprenditore calabrese minacciato dalla ‘ndrangheta e da anni testimone di giustizia, irrompe nella seconda giornata di Volalibro dedicata, in collaborazione con l’associazione Sciami, alla legalità. Una presenza coinvolgente, trascinante, che non utilizza mezzi termini e che usa le parole per fare “nomi e cognomi: sempre, perché così sono stato abituato. Mio padre mi disse: Pino, non scendere mai a compromessi, tieni sempre la schiena dritta o diventerai schiavo e perderai il controllo sulla tua vita”. Per questo ho denunciato, perché non avrei potuto fare altro: è la normalità. E così io, uomo che costruiva case, mi sono ritrovato a viaggiare per l’Italia e per il mondo a parlare a tutti: studenti, bambini, cittadini, famiglie. Per dire che la legalità esiste e che deve essere la normalità”.
La storia di Pino Masciari, con le vessazioni e i fallimenti causati dalla criminalità organizzata e poi i lunghi anni in fuga per l’Italia in uno stato di discutibile protezione da parte dello Stato, e poi ancora la sua “terza vita”, con la popolarità che gli ha consentito di farsi testimone di un messaggio forte di legalità nelle scuole e nelle associazioni, ha colpito profondamente ieri i presenti al dibattito, a cui ha partecipato anche il giornalista d’inchiesta Antonio Mazzeo. Lo stesso Mazzeo, nel pomeriggio, aveva tenuto per giovani e adulti un seminario sul giornalismo investigativo che è stato molto apprezzato.