“Non avevo soldi, sennò tornavo indietro!”
Francesco Cocchiara è sceso alla stazione di Settimo Torinese insieme alla moglie Salvatrice Cimento, conosciuta anche come “Tita”, il 28 febbraio 1961. E’ singolare come quasi tutti gli emigranti, a distanza di tanti anni, abbiano la data dell’arrivo al Nord ben stampata nella memoria. Sarà anche perché Francesco, di appena 26 anni, con la sua Tita, la stessa con cui ha festeggiato i 50 anni di matrimonio ad ottobre dello scorso anno, sarebbe tornato subito indietro, ad Alia, in provincia di Palermo. “Avessi avuto 15 mila lire in tasca, sarei ripartito – dice -. Abbiamo trovato freddo e soprattutto la nebbia, cosa che non avevamo mai visto. Invece siamo rimasti qui: avevamo il giusto per comprare un tavolo, due sedie e un letto”.
Trovarono casa in via Don Sales, in centro, vincendo la diffidenza negli sguardi delle persone con la forza della semplicità e dell’onestà. Furono introdotti nel mondo settimese da Don Paviolo, il parroco della San Pietro in Vincoli, e da Margherita del negozio di alimentari, la mamma di Giovanni Nipote, e dalla famiglia Riili, che li aveva convinti a venire a Settimo.
“Mia moglie sapeva ricamare molto bene – ricorda Cocchiara – così, chi passava sotto casa, rimaneva incantato e incuriosito ammirando la biancheria stesa sul balcone”. Francesco trovò lavoro da muratore, come cottimista, ma d`inverno, con le temperature rigide, i cantieri chiudevano per non compromettere la qualità del lavoro. Dovette andare in fabbrica: fu assunto in fonderia e poi alla Ceat.
Si mise in proprio , prima come ditta individuale nel 1968 e fondando poi la Ediltorino, in cui coinvolse in un secondo tempo anche il figlio Maurizio. Dal matrimonio con Salvatrice, nacque anche Patrizia. “A Settimo abbiamo costruito in diverse zone – continua – gli ultimi interventi sono stati effettuati in zona Moglia, con la realizzazione di diverse villette . Negli anni ottanta, operando nel settore civile ed industriale, negli stabilimenti delle acciaierie Ferrero, arrivammo ad avere 40 dipendenti. Molti di questi raggiunsero la pensione lavorando con noi. In 40 anni di attività, mai uno screzio con i dipendenti: la correttezza, per me, è fondamentale”.
Francesco è molto stimato nel suo ambiente di lavoro. L`amico Curello lo coinvolse nella fondazione di Sikania, l`associazione ispirata alla Sicilia. “E un modo per mantenere il legame con la nostra terra – dice – anche se, da anni, la mia vita è qui”.
Un appunto di Vincent Dispenza
Francesco Cocchiara è nato ad Alia (PA) nel 1934. Durante la sua giovane età si inserì nel mondo lavorativo svolgendo differenti attività.
Lavorò come apprendista muratore (manovale) con diversi maestri muratori aliesi tra i quali ricordiamo Mommo Salemi, Piddu Chiaramonte ed altri.
All`età di 17 anni si arruolò e fece il militare nel Nord Italia. Nel 1961 si trasferì in Piemonte e si stabilì a Settimo Torinese (To) località nella quale risiedeva già centinaia di aliesi. Lasciamo a Francesco raccontare in dettaglio la sua storia nel seguente articolo tratto da un giornale di Settimo Torinese. L`associazione A.L.I.A. (Associazione Laboriosi Internazionale Aliesi) è orgogliosa di avere Francesco tra i suoi membri.