Alia: approvato il nuovo regolamento per il Centro Diurno.
R.C -Dopo una lunga travagliata gestazione e numerosi consigli comunali, nella seduta di Giovedì 4 ottobre è stato partorito il nuovo regolamento per il Centro Diurno. Finalmente dopo tanti rinvii e pareri diversi, i gruppi consiliari hanno raggiunto un accordo. Bisogna dire che il punto 18 ( utilizzazione del CDA da parte di privati per feste di vario genere) è stato il più dibattuto ma alla fine trovato l`accordo di non concedere il Centro ai privati per ricorrenze come : onomastici, compleanni, ecc. ecc. Su questo punto hanno votato a favore 6 consiglieri, 2 astenuti ed uno contrario.
I frequentatori, da questo nuovo regolamento, si aspettano tanti cambiamenti in meglio, sperando che venga attuato alla lettera e no lasciato in qualche cassetto. Necessita rilanciare il Centro, che deve essere aperto a tutti, giovani e meno giovani sempre nel rispetto delle regole. Staremo a vigilare e nel mentre aspettiamo che il nuovo regolamento entri in vigore, auguriamo buon lavoro a chi si andrà ad occupare della conduzione del Centro Diurno.
Il centro diurno è un`opportunità che la nostra comunità ha a disposizione, è di tutti ed appartiene a tutti. Agli anziani in modo particolare, perché cosi nasce, come un centro diurno per anziani. Nel regolamento si parla di altro e di molto di più però, di una programmazione delle attività, di confronto intergenerazionale, di utilizzo responsabile. Si parla di utilizzazione del centro, di metterlo a disposizione anche di chiunque voglia organizzare delle attività, che non siano di contrasto con quelle già programmate, che abbiamo un interesse pubblico. Il consiglio comunale si è espresso anche sul divieto di concederlo a privati per “motivi privati”, che non coinvolgano dunque la collettività.
A me piace sottolineare però un aspetto diverso, l’importanza che ognuno di noi da alle cose. Il regolamento deve servire per dare un’energia nuova a questo luogo. Un input per rigenerarsi, per creare movimento, di pensiero ma anche fisico. Mi auguro che tutti coloro che, da gestori o frequentatori, vogliano spendersi possano farsi avanti ed operare con spirito di collaborazione e di servizio, per mantenere tutti insieme una vita attiva in quel luogo…centro diurno!
Ritengo che una integrazione parta anche da lì.
Magari un po` di elasticità e un po` di reciproca sopportazione, sempre nel pieno rispetto delle norme che regolano la civile convivenza, sarebbe un modo per confrontarsi e interagire.
Invecchiare escludendo i giovani è triste. Vivere la propria gioventù escludendo la saggezza dei vecchi è oltre che triste, segno di impoverimento spirituale.
Francesca Albergamo