Alia, inaugurato il Museo Archivio per la fotografia della Sicilia e del Mediterraneo
Gli artisti James Turrell e Alessandro Belgiojoso, sono riusciti ad unire due luoghi tra di loro lontanissimi nel tempo e nello spazio. ?Terra e luce, dalla Gurfa al Roden Crater? è il titolo della mostra permanente che il Comune di Alia ha deciso di acquistare in occasione dell?inaugurazione del nuovo Museo Archivio per la Fotografia della Sicilia e del Mediterraneo di Alia.
La mostra ??Terra e luce, dalla Gurfa al Roden Crater? era stata curata un anno fa dall?associazione ?Sole e Luna, un ponte tra le culture?, per la Galleria d?Arte Moderna di Palermo e questa mattina è stata inaugurata all?interno del museo di Alia, con la presenza, tra gli altri, dell?Assessore ai beni culturali e all?Identità Siciliana Gaetano Armao, l?artista Belgiojoso e il professor Agostino De Rosa dello IUAV di Venezia.
Una mostra che nasce proprio per rinforzare quel legame profondo, sostanziale, tra i luoghi del Roden Crater e le Grotte della Gurfa. Il primo, grembo della land-art prodotta dal genio di James Turrell: Il ?Roden Crater Project?, opera di Turrell, che da più di trent?anni modella un covo di ceneri vulcaniche, il Roder Crater appunto, situato a Flagstaff in Arizona, per farlo rinascere sotto giochi di luce e ombre. All?interno della mostra sono le rappresentazioni dello IUAV di Venezia a riprodurre quello che risuta essere il più grande progetto di land-art del mondo. E poi le Grotte della Gurfa, che hanno rapito lo sguardo del fotografo Alessandro Belgiojoso e che saranno raccontate attraverso una riproduzione fotografica dell?artista: grotte rupestri, cinque ambienti ipogei scavati all?interno di una rupe di arenaria, e risalente, secondo alcuni, al periodo preistorico. L?obbiettivo di Belgiojoso ha saputo catturare queste geometrie di luce, e il loro legame con la scultura di James Turrel, una corrispondenza che va oltre il tempo e lo spazio.