Maggio
Germoglian gli alberi
fioriscon le viole
ritornan le rondini
col ritornar del sole.
Le foglie agli alberi
non cadono più al suolo
e in mezzo ad esse
festoso cantar l’usignolo.
Fiorito è il pesco
e di rosa se vestito
che intona al giallo
dei lunghi fior d’Aneto.
E la campagna
tutto intorno è un alveare
e in questi giorni
par che tutto vuol cambiare.
Si ode il grillo
per tutto il dì cantare
e la ranocchia
di pozza in pozza saltellare.
La serpe al sole
stà satolla a riposare
mentre le api
continuano a ronzare.
E dopo un breve
svolazzar di ali
dal vicino pascolo
un muggito si ode arrivare.
Nel piccolo paese
stanno tutti a lavorare.
Stà la donna che alla fonte
la brocca và a riempire
e una mamma che all’ombra
il suo bimbo stà a cullare.
Si vedon i bimbi
giocar giù nel cortile
e il contadino
preparare il suo fienile.
Il falegname stà
sull’uscio a lavorare
e sopra un tetto il muratore
di tanto in tanto il sudor asciugare.
È giunto Maggio
questo dolce mese
che come ogni anno
vien pieno di sorprese.
Ci porta il sole
per riscaldare il mare
e i più bei frutti
aiuta a maturare.
Ci porta rose
ci porta le viole
e mille altri fiori
per adornar le aiuole.
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