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Era il 12 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più. Ma la primavera non sapeva nulla. Ed i fiori iniziavano a sbocciare,e il sole a splendere, e tornavano le rondini. 💜🌺 Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse. Era il 12 marzo 2020 e i ragazzi studiavano sui pc da casa. Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa. Dopo poco chiusero tutto, anche gli uffici. L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali e la gente si ammalava. Era il 12 marzo del 2020 e tutti furono messi in quarantena obbligatoria: i nonni, le famiglie e anche i giovani. Allora la paura diventò reale, e le giornate sembravano tutte uguali. Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire. Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno. Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri, l’anno in cui il mondo sembrò fermarsi e l’economia andare a picco. Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti. E poi arrivò il giorno della liberazione. Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita e che il virus aveva perso... Che gli italiani tutti insieme avevano vinto. E allora uscimmo per strada Con le lacrime agli occhi Senza mascherine e guanti Abbracciando il nostro vicino Come fosse nostro fratello. E fu allora che arrivò l’estate, perché la primavera non lo sapeva e aveva continuato ad esserci... Nonostante tutto Nonostante il virus Nonostante la paura Nonostante la morte. Perché la primavera non lo sapeva Ed insegnò a tutti La forza della vita Andrà tutto bene 💜🙏💜