LETTERA AI GENITORI CHE SEGUONO I LORO FIGLI MENTRE GIOCANO A CALCIO. (di Stefania Cannici)
Sapete più o meno tutti che io gioco a futsal..ma pochi sanno che sono anche un arbitro,quindi so` esattamente cosa significhi stare da tutti e due i lati. Quando arbitro,specialmente i bambini,mi diverto,la loro genuinità,il loro correre tutti insieme verso la palla, il loro cadere e rialzarsi, il loro esultare per un goal anche se stanno perdendo di 20 goal di scarto, provoca in me una sensazione che non so spiegare. Quando per 45 minuti mi chino e allaccio 200 volte le scarpe dei bambini e dopo gli faccio una carezza e loro mi dicono Grazie "ARBITRA" il mio cuore si riempie di una gioia immensa. Loro giocano,per loro non ha importanza vincere,LORO VOGLIONO GIOCARE, per loro è un GIOCO, QUINDI...cari Genitori..quando gridate, quando volete per forza che il vostro ragazzo segni, quando ve la prendete con me perchè non ho fischiato un presunto fallo da Voi richiesto, o quando mi urlate parole non ripetibili, o quando mi dite LEI DEVE SCRIVERE CHE HANNO PERSO LA PARTITA A TAVOLINO...ricordatevi che per i vostri figli l`importante è GIOCARE. A 8/9/10 anni vogliono solo GIOCARE. Per una volta...dovreste essere VOI ad imparare dai VOSTRI FIGLI. Con affetto, una giocatrice,un arbitro o "arbitra",o semplicemente una ragazza che ama il calcio come i bambini.
Ognuno per l`esperienza o per le competenze che lo riguardano.
Il farlo non comporta il voler insegnare qualcosa a chi è già titolato a farlo. Ma spiegare alcuni comportamenti che a volte ci sfuggono, non è male.
Esse non sono necessariamente lezioni di vita, ma piccoli ornamenti che la possono rendere più vivibile.