Voci Siciliane

FELICE GUGLIELMO FELICE GUGLIELMO Pubblicato il 24/11/2014
LO  SPREZZO  DEL  RIDICOLO

LO SPREZZO DEL RIDICOLO

Da diversi mesi assistiamo alla vicenda scandalosa del mancato rimborso delle spese di trasporto per i nostri ragazzi che frequentano le Scuole Superiori di Lercara, Vicari,  Valledolmo ,  Termini Imerese e Bagheria. Vicenda scandalosa perché ad Alia, unico comune in tutta la Sicilia, si è provato a negare uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione, il Diritto allo Studio. Siamo stati vicini, come Circolo del PD, alla battaglia condotta da più di 100 famiglie, costrette dalla nostra Amministrazione comunale ad anticipare notevoli somme per poter garantire la frequenza scolastica ai loro figli (parliamo di circa 700 euro a studente). Un sacrificio imposto alle famiglie di Alia che sarebbe stato opportuno evitare; un sacrificio non sostenibile per molti che versano in questo periodo in grosse difficoltà economiche. Le proteste delle famiglie, costituitesi in "Comitato Genitori-Studenti x il Diritto allo Studio" sono giunte, tra l`altro, anche al Presidente Renzi il quale, tramite il Prefetto di Palermo, il 16/07/2014 ha chiesto al Sindaco di notiziare in merito. Il Primo Cittadino prende carta e penna e in data 30/07/2014 risponde che è stato costretto (unico sindaco in tutta la Sicilia) a far pagare le spese di trasporto ".. per non aver ancora ricevuto (dalla Regione) le somme anticipate negli anni precedenti, ma anche dal non sapere ad oggi l`entità dei trasferimenti che saranno attribuiti ai comuni". Nella stessa lettera al Prefetto precisa che lui, con tutta la compagine che lo sostiene, è sempre stato vicino alle famiglie degli studenti, li ha edotti più volte circa le intenzioni dell`Amministrazione e, inoltre, è stato disponibile a venire incontro a qualche famiglia "in stato di difficoltà" (con la solita logica del dividere i cittadini tra quelli di serie “A” e quelli di serie “B”). E infine, dimostrando un grande sprezzo del ridicolo, denuncia che la colpa di tutto quello che è successo è di qualche genitore, anzi, di uno in particolare che, tra l`altro, è pure "Dirigente del PD locale" e quindi "avverso" alla sua amministrazione, nonchè dipendente comunale che "avrebbe dovuto comprendere" le difficoltà e invece ".. in maniera calunniosa e faziosa continua a portare avanti azioni offensive e denigratorie.. fornendo notizie false alla cittadinanza.." Ma il Sindaco non si ferma qui. Con le stesse fantasiose motivazioni esposte nella lettera al Prefetto, promuove un`azione disciplinare nei confronti del Genitore, nonchè Dipendente comunale, con l`aggravante di essere pure un Dirigente del PD di Alia oltre che Segretario della Camera del Lavoro. Apprendiamo così che ad Alia, per i dipendenti comunali, sono state sospese le garanzie costituzionali in fatto di libertà di espressione e manifestazione, come se fosse tornato dall’aldilà il Cavalier Benito! Quanto successo evidenzia ancora una volta l’inadeguatezza di una classe politica che non riesce a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione. Anzicchè dare risposte ai problemi più urgenti, assicurare il decoro della nostra città e adoperarsi per fermarne il degrado, si creano ad arte polveroni per nascondere il vuoto di iniziative, si guarda solo al proprio orticello e agli stretti interessi di bottega. Anzicchè prendere atto di un fallimento, dell’incapacità a gestire il comune, di una intera comunità messa in ginocchio, di un malcontento sempre più crescente e che ormai investe tutta la popolazione, abusando del proprio potere si mettono in atto arroganti e penose ritorsioni con l’intenzione di frenare dissensi e critiche dilaganti. Colpirne uno per educarne cento. Non serve rifarsi l’immagine mettendo il cappello su qualche lodevole iniziativa avente per tema la legalità. La legalità e la democrazia vanno praticate nel quotidiano, altrimenti rimangono solo vuote enunciazioni. Il segnale che lancia l’amministrazione è chiaramente rivolto a chi in questo paese si oppone ad un ceto politico affarista e inconcludente e ad un certo modo di fare politica. State sereni, non ci lasciamo intimidire, continuiamo a lavorare per costruire una seria alternativa al degrado esistente. A Giuseppe e a tutti i Genitori che hanno condiviso con lui questa battaglia per il diritto allo studio dei propri figli, va la solidarietà e la stima di tutti coloro che ad Alia (e sono tantissimi, molto più di quanto possiate immaginare) non hanno nessuna intenzione di piegare la testa davanti a chi, con atteggiamenti arroganti, soprusi e ridicole intimidazioni, vorrebbe calpestare i legittimi diritti dei cittadini. Felice Guglielmo Coordinatore Circolo PD-Alia.

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