...e Biagio Conte se ne va!
E’ di qualche giorno la notizia, che speravo fosse di quelle che talune volte girano in rete e poi non rispondono al vero, ma purtroppo stavolta è davvero così, Biagio Conte se ne va, gravato dalla burocrazia e dall’indifferenza. Ecco il link dell’articolo del Giornale di Sicilia: http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/palermo/dettaglio/articolo/gdsid/373261/. Dopo un primo personale fermarmi a riflettere su questo grande uomo non ho potuto fare a meno di pensare che è anche per causa mia che sia arrivato alla drastica decisione di mollare tutto, in quanto pur essendo evidenti i frutti del suo operare per gli altri mi sono solo fermato ad apprezzarlo col cuore ma mai sono stato attore a sostegno del suo operare. Quanta gente ha aiutato, ma a fare notizia sono sempre state le malignose riflessioni di quanti, trovandosi all’altra sponda del bene, hanno saputo inculcare nell’animo della collettività pensieri di egoismo e tornacontismo senza alcun fondamento per scoraggiarne il sostegno e l’approvazione sotto qualsiasi forma. Ho pensato alle similitudini grandi e piccole e mi è apparso davanti chiaro il disegno che chiunque in questa nostra società lotti per un mondo migliore viene lasciato solo in balia di se stesso. Ho pensato ai grandi dei nostri tempi che hanno pagato con la vita l’amore per un mondo diverso Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Don Pino Puglisi, per citarne alcuni, così come ho pensato a quanti mettono il cuore in tutto ciò che fanno, nel loro lavoro, nel loro impegno sociale, religioso, politico ed in tutte quelle frazioni temporali della loro vita spesa per gli altri, dove sono gli “altri” il fine ultimo del loro agire. Ho pensato a questa nostra collettività così brava a forgiare profeti e così povera di attori. Ho pensato a tutta la buona gente che a dispetto dell’altra meno buona non è capace di sostenersi vicendevolmente il peso della croce da portare e finiscono crocifissi uno alla volta in solitudine e schiacciati dall’indifferenza per poi essere compianti dopo la loro dipartita o, quando frustrati, decidono di mollare tutto. Ho pensato che l’indifferenza verso questi valori, verso questi uomini, si combatte solo divenendo attori nell’agire, sostenendoli, assumendo le loro difese quando ingiustamente vengono accusati, perdonandoli quando è la loro voglia di fare e di spendersi per gli altri a farli sbagliare. Ho pensato a te…non mollare mai!!!
Così siamo fatti i cristiani.