Aldilà di ogni credo

Aldilà di ogni credo

I nostri avi per coesistere e dare un senso a ciò che li circondava, inventarono una serie di regole, e le racchiusero in creative leggende, accompagnate da cerimonie, che tramandarono di generazione in generazione, sfruttando l'ignoranza e la curiosità.

Queste regole perfette per loro, col tempo, e la moltiplicazione dei popoli, crearono numerose vittime, finché una generazione si svegliò e le rinnegò creandone delle altre più idonee alle esigenze nuove dei nuovi popoli, riportando la pace.

L`animo, conscio della propria natura, da vita al caos, in cui ha sede la rinascita dell�anima.

Questo ciclo si è ripetuto infinite volte, ma,adesso qualcosa sembra aver addormentato l'uomo.

L'uomo moderno, ahimè, reprime la propria essenza, vive nella stasi, ritenendo che la forza che spinge un essere verso l'infinito con immenso desiderio, è madre del dolore.

Quei tormenti che tutti dicono vi siano oltre la morte noi li abbiamo qui nella vita, poiché contaminata dai pregiudizi dell'esser essenza.

In anticipo l'anima si tormenta con i rimorsi, né scorge una fine tragica, di immense sofferenze: così la vita diventa indegna,tanto da invocarne la morte per estinguere il debito con la felicità.

Ma l'uomo merita tal fine poiché colpevole di rinnegare se stesso in favore delle proprie tradizioni.

Che sapore avrebbe la vita se l'uomo osasse il rinnovo culturale, e capisse che la vita è fine a se stessa, aldilà di ogni credo?