A Giovanni Faro. Giovanni…ma era rigore? Il treno del mattino ch
A Giovanni Faro. Giovanni…ma era rigore? Il treno del mattino che ci conduce, ci induce inevitabilmente (non casualmente) a parlare di quella vicenda negata a quel lontano rigore calcistico da te “subito” e da me “agito”. I tuoi occhi emozionati, mi guardano e sembrano interrogarmi. Ad un certo punto lasciano il posto alle parole: -Giacomo, ricordati che mi hai fatto perdere quel campionato interno aliese! L’avevo vinto con la mia giovane squadra e tu…con quel rigore al 90’ hai rovinato la mia gioia! Ti giuro che non avevo fatto nessun fallo! Non era rigore!- Sorpreso, ti ascolto prima con attenzione e curiosità, poi con commozione ripenso a quel lontano momento vissuto insieme che ci vide protagonisti di una situazione diversa. Ripercorro quanto accaduto e profondamente convinto ti confermo che mai avrei voluto sbagliare con te o contro di te. Pertanto, oggi, come promesso, ti porgo pubblicamente le mie scuse con le convinzioni di quel momento e l’affetto di sempre. Un caro abbraccio Giacomo.