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Cenni storici su BAUCINA

Il Re Filippo IV concesse a D. Mariano Migliaccio Conti, M.se di Montemaggiore, suoi eredi e successori il titolo di P.pe sulla terra nominata di Baucina, (questa terra è situata in Val di Mazzara: fu venduta alla famiglia Migliaccio dal grande ospedale di Palermo. E posta tra Termini Imerese e Ciminna) erigendo la stessa terra in principato. Il diploma li dato a Madrid a 26 ottobre 1626 e 411 esecutorio nel Regno a 20 gennaio 1627 (Conserv. libro mercedes, anno 1626-1627, foglio 356 retro). Questi avea ottenuto il territorio e castello suddetto esistente in Val di Mazzara per donazione fattagli da sua madre D. Lucrezia Conti e Ferro, B.ssa ereditiera di Casalbianco figlia del primo letto di Stefano Conte e di Girolama Ferro e moglie di Gerardo Migliaccio Bologna M.se di Montemaggiore. Il detto M.se di Montemaggiore Mariano Migliaccio offrì alla Re-gia Corte onze 600 ed in base a tale offerta aveva chiesto ed otte-nuto dal Governo a mezzo del Tribunale del R. Patrimonio addì 8 luglio 1624 la licenza di fabbricare il detto territorio e castello di Baucina sopra i quali gli fu accordato il mero e misto impero (Conserv. libro mercedes, anno 1623-24, f. 476). Sposò Violante Marullo Notarbartolo di Tommaso, segreto della città di Palermo; dotali in Not. Cesare Luparello di Palermo 17 febbraio 1617. Il matrimonio fu celebrato nella cattedrale di Palermo il 13 aprile 1617, da esso risulta che Ella era vedova di Mauriquez de Casa. Il P. Mariano fu Deputato del Regno nel 1645 e Pretore della città di Palermo noi 1635-41-45 Il testamento di lui è agli atti di Not. Antonio Brancato (li Palermo in data 17 settembre 1647". Attualmente detiene il titolo di Principe di Baucina il Dott. Biagio Licata di Baucina. I Licata, infatti, hanno ereditato il titolo dalla discendenza dei Migliaccio, ma dal ramo femminile. Il Barone Francesco Calderone acquistò dai Licata di Baucina per 90.000 scudi nel 1759 il feudo di Baucina, costruì la Chiesa Madre (1764) e diede l'attuale assetto urbanistico al Paese. Il Collegio di Maria fu fondato da Padre Francesco Camerata di Ciminna nel 1726 nel 1789 Don Francesco Fiumefreddo ottenne dalla Santa Sede le spoglie di una Santa Martire morta durante la persecuzione dei Cristiani sotto l'impero di Diocleziano. Il 14 febbraio del 1790 il Sacro Corpo di S. Fortunata fu trasferito da Roma a Baucina e posto nella chiesa del Collegio. In epoca più recente, da un libretto del 1911 del Dott. Vito Graziano "Ciminna" Memorie e Documenti, ci viene riferito, "Anche questo Comune fu in massima parte popolato da abitanti di Ciminna, che vi trasferirono la loro residenza. Il numero di essi si andava aumentando di anno in anno, e, come riferisce l'abbate Amico, nel 1653 si contavano 95 case e 368 abitanti. Essi aumentarono sempre più; infatti nel censimento del 1714 risultavano n. 1.285, in quello del 1748 n. 1.674 e nel 1798 n. 2.204 * tratto da "Storia dei Feudi e dei titoli Nobiliari in Sicilia" voi. I Avv. Francesco San Martino De Spucches.

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