Veglione di Capodanno al Musco con “La Centona” di Nino Martoglio e cenone gourmet
Per il secondo anno consecutivo, il Teatro Stabile di Catania augura “buona fine e buon principio” agli amanti della prosa, dando loro appuntamento il 31 dicembre alle ore 20,30 nella storica sala del Musco con un veglione che si presenta tra i più invitanti. Tutti a teatro già in prima serata e fino a notte fonda, per assistere ad un’accattivante rappresentazione e gustare a seguire un prelibato cenone, l’una e l’altro all’insegna della migliore tradizione catanese e mediterranea.
“Perciò – sottolinea il direttore Giuseppe Dipasquale – puntiamo ancora, come testimonial doc, sul grande Nino Martoglio, campione etneo di satira e risate”. La scelta è caduta quest’anno sulla sua “Centona”, in scena in questo mese al Musco e poi in tour nell’isola, prima di ritornare il 31 dicembre per la recita straordinaria sul palcoscenico di via Umberto, accogliente “isola del teatro”, secondo l’espressione coniata da Giuseppe Dipasquale, “ritrovo di incontro, approfondimento, svago”.
In questa visione s’inserisce il veglione di fine anno, un pacchetto unico (costo 50 euro), che abbina alla visione dello spettacolo una ricca sequenza di specialità, preparate da 11eleven privilegiando l’arte culinaria che il territorio vanta da sempre. E tipica è altresì l’anima della sua gente, che le pagine martogliane hanno saputo descrivere con spirito salace.
«Nino Martoglio è tutta la sua Sicilia, che ama e che odia, che ride e giuoca e piange e si dispera, con gli accenti e coi modi che qui in “Centona” sono espressi per sempre, incomparabilmente» scriveva Pirandello. L’affresco martogliano ha avuto perciò tanta fortuna. A farlo rivivere è adesso una produzione nuova di zecca voluta dal Teatro Stabile di Catania, nella riduzione teatrale nata dalla sapiente rielaborazione di Nellina Laganà e dalla graffiante regia di Gianni Scuto.
“La Centona”- ovvero “confusione di voci di più persone”- è una densa e ricca galleria di “maschere” nate da vizi e virtù dei personaggi che popolavano liriche appassionate e giocose, tanti sonetti, le commedie e la pungente satira politica in versi del versatile scrittore e drammaturgo, nato a Belpasso nel 1870. Questo esteso campionario di grotteschi eroi del riso, che prende vita dalla miscellanea pubblicata per la prima volta nel 1899, viene restituito al pubblico catanese dalla stessa Laganà in scena con Vitalba Andrea, affiancate da Fulvio D`Angelo, Riccardo Maria Tarci, Raniela Ragonese, insieme a Carlo Ferreri e Giovanni Santangelo. Scene e costumi sono di Giovanna Giorgianni, le musiche di Alfonso Garrubba, le luci di Franco Buzzanca.
Lo spettacolo sarà diviso in due parti e alterna momenti di grande spessore storico e culturale ad altri di puro divertimento e di gioioso gioco scenico: a brani famosissimi tratti dalle migliori commedie del Belpassese s’intrecceranno brani di poesia popolare e passi inediti del settimanale satirico “D’Artagnan”, da lui stesso fondato nel 1899 e diretto fino al 1904. “La Centona” viene oggi riproposta in un nuovo e più funzionale allestimento, che si svilupperà per oltre novanta minuti nell’universo martogliano, esaltandone i più colorati pezzi di teatro e di poesia, attraverso una selezione che abbraccia titoli come `A Sonnambula, L`aria del continente, Matrimoniu `nta la Civita, `u Contra, Poesia d`amore, Curtigghiarissimi, Poesie d`imbriachi, nonché i carteggi Martoglio-Musco e Martoglio-Pirandello.
Continua così il fortunato sodalizio che lega a doppio filo il repertorio di Martoglio e il TSC, la cui programmazione non può prescindere dalle pièce del Belpassese, luogo naturale in cui esplode tutta la vivacità dell’anima siciliana, e segnatamente etnea