A VALLEDOLMO UN’INFIORATA PER ONORARE IL SANTO PATRONO
VALLEDOLMO. E’ la prima volta che a Valledolmo viene realizzata un’infiorata. A volerla quest’anno sono stati l’amministrazione comunale e il comitato dei festeggiamenti patronali in onore di Sant’Antonio da Padova. L’opera, dedicata al “santo dei miracoli” proclamato dottore della Chiesa nel 1946, è stata commissionata alla ditta aliese “Fiori & Decori” di Lidia Traina per onorare con originalità il santo patrono che, come vuole la tradizione, viene festeggiato a Valledolmo il 18 agosto.
La parte centrale della gradinata della chiesa Matrice è stata ricoperta da 220 piante di vinca variopinta e al centro è stato posizionato un pannello, largo 125 centimetri e alto 270, raffigurante un grande giglio realizzato esclusivamente con fiori. Il progetto grafico del giglio è stato realizzato dalla stilista valledolmese Elisa Civiletto.
Nell`iconografia cristiana, il giglio è uno dei simboli associati, oltre che alla Madonna e all`Arcangelo Gabriele, anche a Sant`Antonio da Padova. Più in generale alla castità e alla purezza. Nella tradizione ebraica e cristiana, il giglio era sinonimo anche di gioventù, verginità e fertilità. Per il cristianesimo, il “lilium candidum” richiama altresì a numerosi santi martiri, tra i quali Sant`Antonio da Padova, protettore del matrimonio e patrono della procreazione, rappresentato con questo fiore in mano in nome della sua purezza, nel corpo e nell`anima, e della battaglia che condusse contro il demone fin dall`infanzia. L’iniziativa floreale è stata molto apprezzata dai residenti e anche da chi, in occasione della festa, ha affollato le vie del paese.