Fiat: operai Termini occupano agenzia entrate, "accordo violato"
Gli operai dell`ex stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno occupato la sede dell`Agenzia delle entrate della cittadina a 35 chilometri da Palermo. I ministeri del lavoro e dello Sviluppo economico non hanno rispottato gli accordi sugli esodati e sul piano di reindustralizzazione del polo di Termini. Dell`imprenditore molisano Di Risio, peraltro, non si hanno notizie. E noi occupiamo un pezzo dello Stato, spiega Vincenzo Comella della Uilm. Chiediamo il rispetto dell`accordo - aggiunge - o non ci fermeremo qui. Prosegue l`occupazione della sede dell`Agenzia delle entrate di Termini Imerese da parte delle tute blu dello stabilimento ceduto dal Lingotto. Dentro almeno duecento operai. All`esterno la presenza massiccia delle forze dell`ordine. L`obiettivo e` di restare qui a lungo, non abbiamo deciso ancora fino a quando, spiega il sindacalista Comella. La decisione e` stata presa al termine di tesissima assemblea svoltasi ai cancelli della fabbrica che sino al 2011 assemblava la nuova Ypsilon. Hanno tradito i patti, gridano anche gli operai, e resteremo qui fino a oltranza. Si tratta solo dell`inizio, perche` l`intenzione e` di far partire una nuova fase di occupazioni e la prossima settimana si presenteranno davanti Regione e prefettura. Sotto accusa lo strancio delle garanzie per i 640 esodati previste dall`accordo del primo dicembre. Il rischio e` che rimangano cinque anni senza lavoro e senza pensione. Apprensione anche per i cento addetti alle pulizie e alla mensa non ammessi alla cassa integrazione e che da dicembre non ricevono lo stipendio. Sullo sfondo anche il mancato avvio del piano di sviluppo che doveva partire a gennaio, ma che e` paralizzato dai guai finanziari ed economici del patron della Dr Motor, l`azienda molisana che doveva assicurare il rilancio della produzione automobilistica ma che deve fronteggiare una pesante situazione debitoria e il mancato pagamento degli stipendi agli operai di Macchia d`Isernia.