
Alia: Rubato un gregge .Tre persone deferite alla Procura di Termini Imerese
ALIA. (az) Dalle tre della notte alle 15 del pomeriggio seguente i carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi sono rimasti appostati all?interno di un rudere agricolo dove, in un ovile angusto, erano stati rinchiusi ottantacinque pecore e cento agnellini il cui valore complessivo ammonta a quindici mila euro. Dodici lunghe ore, in attesa che qualcuno si facesse vivo per sfamare il gregge.
Così, infatti, ? stato. Tre uomini, tutti di Alia, erano appena scesi dal fuoristrada con alcuni sacchi di mangime in mano quando sono sbucati fuori cinque militari dell?Arma che li hanno bloccati, identificati e sottoposti ad un primo pressante interrogatorio. A cui non hanno retto. Come in una tipica scena di un?opera comica teatrale, i tre hanno iniziato ad addossare l?uno all?altro la proprietà del gregge e le relative colpe del misfatto. I goffi tentativi di respingersi vicendevolmente le accuse, però, sono risultati vani e per loro ? scattato il deferimento, in stato di libertà, alla Procura di Termini Imerese per il reato di maltrattamento di animali e ricettazione. Si tratta di G.B. e G.D.M., entrambi pastori rispettivamente di 34 e 33 anni, e dell?operaio F.L.B., 40 anni.
Secondo gli inquirenti, i tre sarebbero i protagonisti del furto di ovini messo a segno giovedì scorso nelle campagne di Baucina ai danni di un allevatore del paese. Quel giorno i carabinieri della Compagnia di Bagheria misero in atto un dispositivo straordinario di controllo del territorio richiedendo anche l?intervento di un elicottero. Circa 45 uomini delle Compagnie di Bagheria e Lercara Friddi furono impegnati nei boschi e nelle campagne alla ricerca del gregge le cui tracce, seguite con metodi tradizionali, portavano in direzione di Vicari. Successivi accertamenti hanno confermato alcuni indizi che conducevano proprie nella contrada ?Tramontana?, fra Alia e la frazione castronovese di Marcatobianco, dove sono stati intercettati gli ovini, facilmente riconducibili a quelli sottratti all?allevatore di Baucina. Quest?ultimo, infatti, oltre al tradizionale auricolare, aveva impresso nel corpo di tutte le sue bestie un segno indelebile. Un particolare che ha ?inchiodato? i tre presunti ricettatori aliesi. Antonello Zimbardo


