L`invisibile che c`è, un legame profondo e viscerale tra padre e figlio
L’invisibile che c’è
Teatro via Ravanusa, 18 – San Giovanni La Punta (Ct)
Sabato 27 gennaio ore 20.30, domenica 28 gennaio ore 18, domenica 4 febbraio ore 18.
Un legame profondo e viscerale tra un padre e un figlio è al centro della commedia “L’Invisibile che c’è”. Tre appuntamenti al Teatro di via Ravanusa 18 a San Giovanni La Punta per l’associazione “Sotto il Tocco” che vede la direzione artistica di Michele Russo. Sabato 27 gennaio alle ore 20.30, domenica 28 gennaio alle ore 18 e domenica 4 febbraio alle ore 18. “L’invisibile che c’è” è uno spettacolo che unisce risate e comicità alla sofferenza e al dolore, regalando agli spettatori il ritratto commovente di un legame d’amore indissolubile, quello di un padre col proprio figlio. Poesia e sentimento si affiancano alle risate suscitate dal cast artistico formato da Enzo Tringale, Roberto Andronico, Orazio Marletta, Luca Coco e Sarah Raimondo.
Un lavoro teatrale dove si affrontano temi dolorosi, ma con fantasia e leggerezza, con ilarità e misticismo, tuttoavvolto da un’atmosfera surreale. La commedia, per la regia del bravo e solerte giovane regista Giò Liccia, coadiuvato da Barbara Gutkowski assistente alla regia, è scritta da Antonio Grosso, autore anche di “Minchia signor Tenente” e “Venerdi 17”, opere portate in scena in Sicilia da “Sotto il Tocco”.
“L’invisibile che c’è” si svolge all’interno dell’appartamento di un padre, che da pochi giorni ha perso suo figlio in un incidente stradale. Il suo dolore è immenso, insopportabile e il suo migliore amico cerca con ogni mezzo di alleviare le sue pene, perché il padre è perso nelle sue angosce e il grande silenzio è rotto solo dal rumore dei suoi trenini, infatti sul palcoscenico vediamo una ferrovia sullo sfondo realizzata dallo scenografo Salvino Scirè. Ma è curiosa la presenza di un passaggio a livello e di un binario, che stanno a sottolineare la passione di quest’uomo per i treni, cosa che suo figlio gli ha sempre rimproverato, perché invece di giocare con questi era meglio si facesse una passeggiata all’aria aperta. Lo spettacolo è incentrato sul tema dell’amore tra un padre ed un figlio, il legame che si crea tra di loro è forte, indistruttibile, ma cosa succede quando uno dei due viene a mancare? Come affrontare la morte di un figlio? L’amore e la vita hanno
dinamiche sorprendenti, ma anche la morte, perché il padre torna a sentire la voce del figlio scomparso e solo alla fine della rappresentazione si capirà il motivo per cui egli è rimasto incastrato tra il mondo terreno e l’aldilà. La tristezza e la solitudine di quest’uomo ad un tratto viene confortata dall’arrivo improvviso dell’ex fidanzata del defunto, che con la sua solarità e un po’ di ottimismo riesce a strappare qualche sorriso al povero padre. Tra lacrime e gioie lo spettatore si ritrova coinvolto in un turbinio di emozioni, trasportato in una realtà fitta di mistero e sentimenti contrastanti, dove l’amore fa da padrone, sempre.
Direttore di palco Dario Scalia. Audio e Luci di Michele Oliveri. Per info e prenotazioni telefonare al numero 095 741 38 45
Simone Russo