PRESENTAZIONE DEL LIBRO “GLI ANGELI DELLO STAGNONE” da parte dell’autore NINO IENNA
Sono passati cinquant’anni è il ricordo di Enzo è sempre vivo e lo sentiamo vicino come all’allora, con il suo affetto e la sua disponibilità.
Enzo era nato ad Alia il 13 aprile 1940 ed era il 3° genito di una famiglia numerosa, (eravamo sei figli. Mentre frequentava la scuola elementare scelse di diventare chierichetto esemplare a servizio della Matrice dedicata alla Madonna delle Grazie, verso la quale era molto devoto. Dimostrò subito una particolare sensibilità nei confronti degli altri.
Senz’altro gli incontri con Don Nunzio Barcellona quando veniva ad Alia a trovare i genitori, allora seminarista presso i Salesiani di San Gregorio di Catania ed i lunghi ed appassionati discorsi sulla vita di San Giovanni Bosco, hanno fatto maturare in Enzo la vocazione sacerdotale.
Manifestò in famiglia questo suo grande desiderio ed assecondato dalla mamma, nell’ottobre del 1952 parti alla volta di Pedara entrando nel Seminario dei Salesiani, dove frequentò la scuola media e conseguì il ginnasio.
Nel 1957, ricorreva la festa di Cristo Re (ultima domenica di novembre) a San Gregorio di Catania ricevette la vestizione, indossò l’abito talare ed entrò a far parte dei chierici Salesiani, dove conseguì la licenza liceale e il diploma di maestro elementare.
Nel 1962 viene assegnato alla Casa Divina Provvidenza di Marsala, dove inizia il quadriennio di insegnamento ai ragazzi della scuola elementare.
Enzo era ricco, di virtù umane e di fede.
Per questo era sempre disponibile nei confronti degli altri, soprattutto dei giovani, che curava ed aiutava nella crescita secondo i principi e lo stile dei Salesiani.
Quanti lo conobbero, lo ricordano sempre sereno e disponibile, pieno di intensità e di fede.
Ma il 1° maggio del 1964, quella che doveva essere una gioiosa gita nell’isola di Mozia, si trasformò per lui e per i sui giovani alunni, in una tragedia.
Una delle barche che trasportava i ragazzi dall’imbarcadero alla vicina Isola di Mozia si capovolse per il peso eccessivo.
I ragazzi cominciarono a gridare chiedendo aiuto invano, molti di loro non avevano mai visto prima di allora il mare e non sapevano nuotare. In un attimo la tragedia di consumò.
Chi assistette a quell’incredibile evento, racconta che Enzo assieme ad altri ragazzi impegnarono tutte le loro forze per cercare di salvare quelle piccole vite umane. Furono tanti quelli strappati alla morte. Ma alla fine, la stanchezza ebbe il sopravvento anche su di loro e furono inghiottiti in 17 dal mare dello Stagnone.
Furono ritrovati senza vita, abbracciati tra di loro.
Ringrazio a nome mio e della mia famiglia tutti quelli che si sono prodigati per rendere sempre vivo il ricordo, soprattutto in occasione del cinquantesimo anniversario che si è commemorato il 1 maggio di quest’anno a Marsala.
“Chi era Enzo Sagona”.
“Un fiore sbocciato in una famiglia sentitamente cristiana, presto fu trapiantato nel giardino di Don Bosco ove il suo profumo inebriò tutti. All’inizio del mese dei fiori, assieme ad altri boccioli, tragicamente nel mare recisi, eroicamente con essi formò una corona da offrire per Maria a Gesù in puro slancio d’amore”.
- Ringrazio, Innanzitutto, l’Amministrazione Comunale della Città di Marsala per le iniziative prese per quelli che sono da tutti ricordati come “GLI ANGELI DELLO STAGNONE”.
- Ringrazio, Le autorità religiose intervenute, Il Vescovo della Diocesi di Mazzara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero;
- l’Ispettore della Sicilia dei Salesiani Don Giuseppe Ruta;
- Don Gino Costanzo, Direttore della Casa Divina Provvidenza di Marsala;
- Ringrazio, L’Autore del libro Nino Ienna, per avere con tanta dedizione ed amore ricostruito e raccontato tutte vicende successe quel tragico giorno del 1° maggio del 1964;
- Ringrazio, L’Avv. Diego Maggio (alunno di quarta elementare del Maestro Don Enzo Sagona) che tanto ha fatto per tenere sempre vivo il ricordo del suo indimenticabile Maestro ed educatore. Sopravvissuto a quella tragedia perché non poté partecipare, la tragedia di quella giornata lo ha segnato per tutta la vita. Ma al ricordo ed ai principi morali e religiosi del Maestro Sagona ha ispirato la sua vita e la sua professione.
- Ringrazio, tutti i sopravvissuti che hanno dato la loro testimonianza diretta di quanto accadde quel terribile giorno allo Stagnone;
- Ringrazio, La Sig.ra Maria Papaleo della Calabria, e il Sig. Giovanni Carovello Grasta di Caltanissetta, che si impegnarono tramite internet (sito: fiori recisi marsala 64) a contattare i familiari degli scomparsi ed hanno organizzato la giornata in occasione del 50° anniversario a Marsala;
- Ringrazio, L’Associazione La fucina di Alia, per avere invitato Nino Ienna e per avere fatto conoscere una tragedia che ha avuto come vittima, un figlio di questa comunità, che con il suo slancio eroico a ha sacrificato il bene più prezioso che Dio gli aveva donato, la vita, per gli altri.
- Ringrazio, l’Amministrazione Comunale di Alia;
Ringrazio i cittadini di Alia che con la loro presenza hanno voluto onorare la memoria del mio compianto fratello Enzo.
Grazie a tutti, Nino Sagona
Nino Sagona Via Pernice n.34 90021 – Alia (Pa)