"Spigolature" di Angelo Santaromita Villa
La Biblioteca Comunale di San Marco d’Alunzio, presenterà Sabato 12 Luglio 2014, alle ore 19.30, sul Sagrato della Chiesa Madre, il libro “Spigolature” di Angelo Santaromita Villa.
Il volume, pubblicato dalla Casa Editrice Armenio di Brolo (ME), corredato di fotografie storiche originali dei fotografi Pidonti, contiene una raccolta di composizioni in rima, brindisi, proverbi, indovinelli, aforismi, scioglilingua, canti e stornelli, scritti nella nostra lingua siciliana con relativa traduzione.
Oltre all’Autore Prof.re Angelo Santaromita Villa e all’Editore Armenio, interverranno il Sindaco Dott. Amedeo Arcodia, il Dirigente Scolastico Prof.ssa Bianca Fachile, la Prof.ssa Lina Ricciardello e i fini dicitori Ing. Mario Favazzi e Prof.re Mimmo Mollica.
Spigolare significa raccogliere le spighe rimaste dopo la mietitura e nel libro “Spigolature” pazientemente il preside Angelo Santaromita Villa mette insieme, raccogliendo, le spighe migliori delle tradizioni siciliane e della vita di tutti i giorni, dei sani valori e dei buoni costumi.
Queste spigolature rappresentano una bella opportunità di crescita culturale e di arricchimento del nostro bagaglio di esperienze, perché sono utili soprattutto a preservare la memoria storica della nostra civiltà ed anche per proiettarci nel futuro. Infatti dimenticare tante espressioni della nostra cultura significa obliare la saggezza dei nostri padri.
Il volume “Spigolature” è costituito da varie sezioni., ricche di analisi, ove tutto viene espresso con il dovuto rigore linguistico.
Il libro si apre con l’analisi dei riti di buon auspicio, indirizzati all’inizio o alla fine del banchetto, tramite brindisi augurali ai commensali o a qualche persona per un compleanno o per l’avvio di un’attività o per un traguardo raggiunto, quando si beve insieme a parenti o amici, alzando una coppa o un bicchiere di vino.
È dedicata la seconda parte del libro agli scioglilingua ossia “ ‘mpudugghiaparoli “, un gioco che consiste nella successione veloce di parole, i cui suoni sono difficoltosi nella pronunzia.
La terza parte, riservata al proverbio ossia a una breve frase che contiene insegnamenti di vita pratica, è ricca di significati, perché in ogni massima c’è “l’anima siciliana, la sapienza secolare, che ispira comportamenti e modi di essere, momenti di vita, situazioni specifiche, espressioni tipiche”.
A questa sezione segue quella che tratta dell’indovinello, che è un breve componimento, di cui si trova già traccia nella Bibbia, presso i Babilonesi, gli Egizi, negli oracoli greci, nell`enigma della Sfinge ed ancora negli oracoli latini, come per esempio il responso (“ibis redibis non morieris in bello”), dato dalla Sibilla ad un soldato andato a consultare l`oracolo sull`esito della propria missione.
La quinta sezione tratta della concezione del tempo, rappresentato come espressione del suo continuo scorrere “transeunt et imputantur” ossia le ore passano inesorabilmente e ci vengono addebitate, e soprattutto il tempo atmosferico, che delinea l’andamento meteorologico dei mesi, dei giorni dell’anno e suoi effetti.
L’opera si chiude con ciò che l’autore definisce un punto di partenza per una riflessione ossia l’aforisma, che è una massima, una sentenza, una regola di vita, capace da sola e con l’uso di poche parole, di costituire un concetto specifico e talora anche un pensiero morale e filosofico.
Nel linguaggio il libro è accessibile a tutti, perché tutte quante le composizioni in lingua siciliana, dialetto nebroideo, sono arricchite da un’accurata attenzione alla terminologia, all’ortografia, dalla trasposizione in lingua italiana.
Sotto l’incalzare della modernità dei tempi queste “spigolature” vanno valutate e apprezzate, anche perché sono espressione di esperienza e di compiuta saggezza, migliorano i rapporti sociali e la comunicazione glottologica.
Infatti ogni espressione linguistica nasce con l’uomo come esigenza di dovere lasciare un segno della sua esistenza sulla Terra, al fine di proiettare se stesso e la propria anima all`esterno e nel tempo da venire con la speranza di vivere in eterno attraverso i proverbi, gli aforismi, le opere poetiche e tutto ciò che si scrive.
Questo bisogno primario, avvertito dagli uomini in ogni epoca, territorio e continente, rappresenta quella forte necessità di comunicazione, che è stata sentita ed espressa in ogni tempo storico dalla saggezza di tutti i popoli.