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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 23/07/2013
L’ESTATE NEL GIARDINO DELLA CITTA’: “MESSINA E’ IL CORALLO”
L’ATTORE PIETRO BARBARO DAI RICORDI AL PRESENTE

L’ESTATE NEL GIARDINO DELLA CITTA’: “MESSINA E’ IL CORALLO” L’ATTORE PIETRO BARBARO DAI RICORDI AL PRESENTE

“Messina è il Giardino Corallo, come era il Teatro S. Luigi, il Savoia, Il Romolo Valli, il Teatro in Fiera …. “. Pietro Barbaro sarà in scena nell’”estate nel giardino della città”. Lo sarà venerdì 26 luglio, impegnato in un cameo per “Gatta ci cova” con Enrico Guarneri, e lo sarà martedì 13 agosto come protagonista di “Piscistoccu a ghiotta” della C.G.S. Don Bosco Gruppo teatrale Angelo Maio. Ma Barbaro è anche “dentro” alcune scelte, e per questo non è mancato alla conferenza di presentazione della stagione: tutti gli appuntamenti con Enrico Guarneri, che tornerà al Corallo con “Che notte quella notte” mercoledì 7 e giovedì 8 agosto, e l’appuntamento con Vincenzo Spampinato e Gino Astorina, in cartellone venerdì 16 agosto con il concerto-cabaret “70 ma non li dimostra”. Barbaro è dietro anche la scelta di fare un prezzo speciale, diminuito del 20%, per il pubblico messinese di “Che notte quella notte”, che – ricorda – è davvero uno spettacolo da vedere, per tutti e capace di far passare una bellissima serata a tutti.
“La mia storia – sintetizza l’artista messinese – comincia nell’estate del 1965 all’oratorio Salesiano di S. Matteo a Giostra quando per la prima volta salii su un palcoscenico … Da allora non sono più sceso”. Attore in erba tra recital, operette, sketch, commediole, le cose da Oratorio, poi, nel settembre del 1980, la svolta. Un gruppo di amici, ragazzi e ragazze, si mette a far sul serio. Tra loro “spiccava per intelligenza e cultura un giovane universitario: Angelo Maio. Curava le regie, gli adattamenti . Un male incurabile lo prese in meno di un mese e tutti noi giurammo di dedicare a lui la nostra Compagnia promettendoci di fare onore al suo nome. Cose di ragazzi, ma la parola era stata data”.
Ed è stata mantenuta. Trentatre anni dopo, i ragazzi sono diventati uomini, mariti, padri, nonni, ma l’avventura continua. L’avventura ha un titolo, “Espressione teatro”, la rassegna avviata nell’ottobre del 1983 nel Teatro S. Luigi con 70 abbonati e compagnie amatoriali cittadine, passata dall’ambito cittadino a quello provinciale e poi a quello regionale, spostata dal San Luigi al “Romolo Valli”, dal Teatro in Fiera al Savio fino all’Annibale. Rassegna che ha triplicato i turni e fin dai primi anni raggiunto i 250 abbonati.
Ed è nell’ottobre del 1988 che Pietro Barbaro incontra Enrico Guarneri, primo attore con i “Siculi AZ “ di Catania. Nasce allora un sodalizio non solo artistico, ”ma fatto di rispetto di amicizia, e di collaborazione”. Nel maggio 1995 quando il Valli fallisce (“non per colpa nostra, anzi da creditori siamo riusciti allora a salvare qualche arredo”), “Espressione Teatro” si trasferisce al Teatro “in Fiera”, dove rimarrà fino alla chiusura dello spazio teatrale. “Inutili i tentativi messi in atto dalla nostra Associazione per tentare di salvare la sala: Ente Teatro, Comune, Ente Fiera ed Ente Porto, nessuno ha risposto ai nostri appelli”. Cosi il Gruppo Teatrale Maio approda al Teatro “Savio” e qui comincia il sodalizio con Egidio Bernava della Visconti srl, che oggi gestisce il Corallo e che a quei tempi gestiva la struttura. Intanto la Compagnia cresce e si fa apprezzare allargando la propria platea anche fuori Messina. Parallelamente, l’impegno di Barbaro con il teatro diventa sempre più importante, diventa la sua professione, e prosegue il sodalizio con Bernava. Il Teatro “Annibale” diventa la sede, “spero, definitiva”, di “Espressione Teatro”. “Quest’anno parte la trentesima edizione. Ormai ai nostri spettacoli assistono migliaia di spettatori ogni anno; le repliche sono quadruplicate, le compagnie ospiti arrivano dai circuiti nazionali …. Un sogno si è realizzato”.
Oggi Barbaro si divide fra gli impegni da scritturato e il suo gruppo. Da un decennio è autore SIAE, con buona soddisfazione. Ha ricevuto, tra gli altri, il premio “Sciascia” per il Progetto “Il teatro delle due Sicilie”, adattamento e traduzione di opere del repertorio napoletano in lingua Siciliana, iI premio “Comicittà” a Salerno per l’adattamento de “La morte di Carnevale” di Raffaele Viviani, ha vinto otto volte per otto anni consecutivi il premio “Michele Abbruzzo” di Sciacca.
Ma nonostante tutto, nonostante le tournée, i viaggi, i premi, è un ricordo molto messinese che Pietro Barbaro racconta. “Il Giardino Corallo nell’estate del 1997, quando curai l’unica edizione di Espressione Teatro Estate: ore 16 apertura del botteghino, ore 16.45 esauriti tutti i posti e la sera la necessità di aprire i cancelli per consentire al pubblico rimasto fuori di entrare, così grande era la ressa. E questo per tutte le serate: da Giancarlo Jannuzzo ad Enrico Guarneri, dallo Stabile Nisseno alla mia Compagnia”. Per concludere così come aveva iniziato. “Messina è il Giardino Corallo”.

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