GERACI SICULO, OGGI SI RINNOVA IL RITO DELLA TRANSUMANZA DEI PASTORI
Oggi a Geraci Siculo, uno dei borghi più belli d’Italia, già capitale dei Ventimiglia, si rinnova il rito magico “Transumanza dei Pastori”.
Manifestazione di vitalità di un territorio, per la sua bellezza e integrazione con il paesaggio, la kermesse, giunta alla quinta edizione dal titolo: “Si Sgavita La Montagna” vuole riscoprire l`antica transumanza dei pastori geracesi, con il trasferimento di mandrie e greggi dai pascoli di marina a quelli di montagna. Una lunga passeggiata tra i sentieri che attraverseranno decine di contrade del Parco delle Madonie.
L’iniziativa promossa da varie associazioni con il patrocinio del comune di Geraci Siculo pone al centro la figura del pastore, nel suo ruolo sociale, nelle sue attività quotidiane e nei suoi spazi fisici, nei momenti di convivialità e dell’attività stessa. “Si sgavìta la montagna” è il titolo dato all`appuntamento e nel dialetto geracese gavitàri significa divieto di pascolo, il suo contrario appunto sgavitàri (dal 24 maggio al 20 novembre) viene adoperato per segnalare la conclusione e quindi la possibilità dei pastori di portare gli animali al pascolo.
Per domani, sabato 25 maggio, il programma prevede: alle 10,30 piazza del Popolo ”Vivere il Borgo” visita guidata del centro storico per ammirare le principali ricchezze artistiche ed architettoniche, iniziativa a cura dei ragazzi del servizio civile nazionale.
Alle 12,30, al Castello dei Ventimiglia, simulazione di caccia con falchi in volo, a cura della Scuola di falconeria a Cavallo di Geraci Siculo. Il clou, alle 18, presso il Bevaio Saraceno con la “transumanza” a cura dei pastori di Geraci dove sarà possibile ammirare il passaggio delle mandrie abilmente guidate dai conduttori.
“La transumanza – ha detto il sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna – è una delle più importanti manifestazioni del territorio e vuole promuovere un turismo di qualità a difesa e valorizzazione della memoria e dell’identità collettiva, i pastori sono un elemento fondante del patrimonio immateriale veri monumenti della storia economica e sociale geracese”.