Pino Maniaci scalda i ragazzi di Volalibro: ”Dovete essere da stimolo per le generazioni adulte, da voi parte la rivoluzione culturale che serve”
Noto, 23 novembre-E’ partita con un applauso carico di entusiasmo per accogliere il giornalista di Telejato Pino Maniaci la quinta edizione di Volalbro, che stamattina ha aperto i battenti con una serie di inaugurazioni. Dal taglio del nastro della mostra “Piccoli illustratori” e a quella dedicata al libro nella sede della Pro Noto, a quella su Matteo Raeli, dalla mostra documenti antichi con annesse degustazioni di vecchie ricette delle suore di Gesù dell’ex istituto “Giavanti”, in collaborazione con l’ufficio Beni culturali ecclesiastici e l’Archivio storico diocesano, al tappeto di cristalli di sale colorato steso nell’androne del palazzo di Villadorata dai Maestri Infioratori: tantissimi gli aspetti della manifestazione che già hanno spalancato le proprie porte ai gruppi di alunni ospiti a Noto stamattina.
Grande attenzione, in particolare, per la mostra su “Matteo Raeli, l’uomo, il patriota e il politico”, che raccoglie 40 documenti descrivendone il percorso dalla nascita alla morte, passando attraverso i ricordi familiari e l’esilio a Malta. L’esposizione, coordinata da Concetta Corridore, si concentra soprattutto sulla vita politica dell’ex ministro di Grazia, Giustizia e Culti nel governo Lanza, in occasione del bicentenario della sua nascita.
Sempre all’archivio di Stato, in mattinata, l’agente della Polizia postale della questura di Catania, Claudio Luca Mammano, ha tenuto un incontro dibattito sul tema “Navigare in legalità”. “I ragazzi devono comprendere che gli ambienti di internet – ha spiegato Mammano – non sono solo virtuali, visto che le conseguenze hanno effetti anche e soprattutto sulla vita reale”. Tanti, infatti, possono essere i rischi a cui si va incontro, “a partire dall’eventualità di essere adescati – ha precisato Mammano – al pericolo di imbattersi in reati, come quelli dell’accesso abusivo o della sostituzione di persona”.
Ma il protagonista della mattinata è stato indiscutibilmente il giornalista di Partinico Pino Maniaci che ha incontrato i ragazzi in un dibattito in cui l’alternanza di ironia e profondità ha prodotto un mix intenso di coinvolgimento, partecipazione ed entusiasmo.
Maniaci, con alle spalle una storia dura e segnata dalla scelta di essere ogni giorno un giornalista antimafia, ha puntato duramente il dito contro l’informazione, “che in Italia è per la maggior parte politicizzata. Continuano a farcire le trasmissioni di programmi che ci mandano in fumo il cervello, disabituandoci a pensare. Solo così si spiega come mai quello che dovrebbe essere normale, come proclamare a voce alta il proprio sdegno verso la mafia e i mafiosi, oggi diventa un atto di eroismo. Noi a Telejato facciamo solo quello che dè normale: dare le notizie per come accadono. In Sicilia siamo cinque milioni, solo cinquemila sono invece gli schedati per mafia; e per questa minoranza tutto il popolo si porta dietro una qualifica indegna”.
L’invito è poi stato rivolto direttamente ai ragazzi degli istituti superiori che gremivano la sala: ”Legalità è non mandare i genitori dal professore per farsi raccomandare, non rubare il motorino al compagno, arrivare senza mezzucci, solo con le nostre forze. Ed è possibile. Siete voi la nostra forza, voi che dovete essere lo stimolo delle generazioni più adulte: qui o si fa una rivoluzione culturale o saremo sempre costretti ad andarcene con le valige verso lidi migliori”.
Il suo racconto è stato poi seguito da quello di I.D.M., componente della squadra della Polizia e in particolare uno degli agenti del team Catturandi che mise le manette ai polsi del mafioso Giovanni Brusca.
Ampio spazio riservato alle domande poste dai ragazzi, che si sono sbizzarriti su commenti e curiosità, pienamente responsabilizzati dalle parole degli intervenuti, ma allo stesso tempo coinvolti e divertiti dalla simpatia di Pino Maniaci che ha improvvisato ironici sketch con il giornalista che moderava l’incontro Andrea Lodato.
La giornata si concluderà alle 17,30 all’ex Convitto Ragusa con l’inaugurazione della mostra documentaria a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla “I Pirandello a Noto”, con l’allestimento espositivo di Elena Ciravolo.
Atteso per domani l’incontro con la regista Lina Wertmuller e la scrittrice Antonia Brancati, mentre nel pomeriggio sarà la volta dell’imprenditore calabrese testimone di giustizia Pino Masciari.