CATANIA - Domenica si inaugurano i nuovi locali dell`International school
L?elegante e storica cornice di Palazzo Rindone, in via Gabriele D?annunzio 33, accoglierà, questa domenica 11 marzo alle ore 10.00, l?Open day dell? International School di Catania, saranno inoltre inaugurate le nuove aule ed il giardino.
Un?occasione per conoscere e approfondire la scelta di un percorso di formazione in lingua straniera e per offrire una domenica di gioco, divertimento, scoperta e formazione in lingua inglese ai bambini dai 3 ai 6 anni. I docenti di madre lingua della scuola organizzeranno, infatti, attività creative, piccoli workshop di disegno, musica ed esperimenti di scienze per coinvolgere i piccoli nella comprensione dei termini stranieri ed abituarsi al suono e alla pronuncia di queste nuove parole.
I genitori potranno confrontarsi con la direzione didattica per approfondire la tematica del bilinguismo e valutarne gli aspetti positivi per i bambini.
La Preside della scuola, la Prof.ssa Eleonora Trojano, spiega: ?Oggi, molti studi sociologici affermano con forza i vantaggi del bilinguismo. Gli studiosi Mackey e Fishman, per esempio indicano come positivi gli effetti dello stato psicologico sullo sviluppo dell`intelligenza, della capacità linguistica e della personalità dei soggetti bilingui. Imparare una nuova lingua, vuol dire non solo acquisire conoscenza di una nuova cultura ma anche apprenderne le dinamiche sociali. Oggi infatti si associa al termine bilingue, la definizione di biculturale? (dallo studio dei sociologi Hamers-Blanc)?. Apertura verso un mondo multiculturale e senza frontiere, questo è l?obiettivo dell?International School of Catania, che si propone di promuovere nuovi incontri di approfondimento sui programmi di formazione adottati a livello internazionale.
?Questi programmi consentono ai nostri figli di acquisire un bagaglio culturale che gli consentirà di usufruire di maggiori opportunità nello studio , nel lavoro e nella socializzazione.? ? ecco quanto afferma il direttore generale Daniele Giuffrida.