Lercara Friddi:Quattro denunciati per consumo di stupefacenti
Quattro denunciati e un giovane segnalato alla Prefettura per consumo di sostanze stupefacenti ? il bilancio dell'ultima settimana di controlli eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi.
A finire nel mirino dei militari dell'Arma della stazione cittadina di Lercara Friddi un senegalese, N.C.M., 49 anni, incensurato e residente ad Agrigento. Durante il mercatino settimanale, ai suoi potenziali clienti offriva il suo sorriso smagliante, ma anche cinture contraffatte. I carabinieri ne hanno rivenuto quaranta sul quale erano impresse tre note marche di stilisti italiani. Il sud africano ? stato denunciato all'autorit? giudiziaria per aver messo in commercio materiale falsificato. Un'altra denuncia ? scattata ad Alia dove gli uomini della Benemerita, nel corso dei rigidi controlli sulle modalit? di custodia delle armi regolarmente dichiarate, hanno scoperto in fallo un pensionato. Si tratta di A.V., 74 anni. L'anziano custodiva nel suo casolare di campagna una doppietta da caccia calibro 12 e due cartucce. L'arma, secondo quanto denunciato all'atto dell'acquisto dallo stesso proprietario, doveva essere conservata fra le mura della sua abitazione. La doppietta e le relati
ve munizioni sono state sequestrate e il pensionato deferito per il reato di omessa denuncia e custodia di armi.
A Prizzi, invece, un diciottenne ? stato beccato con in tasca tre grammi di hashish. I carabinieri della stazione cittadina hanno segnalato alla prefettura A.F., in quanto assuntore di sostanze stupefacenti. Il giovane, al momento del blitz, si trovava con altri amici nei pressi del cimitero comunale. A Vicari, infine, due allevatori palermitani, entrambi pregiudicati, sono stati bloccati dai carabinieri nei pressi del bivio Santa Maria, lungo la strada statale 121, mentre erano a bordo di un Fiat Iveco 35. Si tratta di S.L.P. e P.U., rispettivamente di 48 e 64 anni. Addosso nascondevano due coltelli di genere vietato. Sono stati denunciati per porto abuso di arma bianca. Antonello Zimbardo