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GUCCIONE MARCO GUCCIONE MARCO Pubblicato il 07/12/2010
AD ALIA TUTTO BENE : LE TELEFONATE ALLUNGANO LA VITA

AD ALIA TUTTO BENE : LE TELEFONATE ALLUNGANO LA VITA

Settecentottantadue euro è l`importo della fattura n. 7X03385713 che il Comune di Alia ha pagato a Telecom Italia S.p.a. per i servizi di telefonia mobile erogati nel quinto bimestre del 2010. Cifre che sommate ai costi degli altri abbonamenti telefonici gravano mediamente di 20.000 euro all?anno nelle casse comunali. Numeri da capogiro insomma per un ente locale lastricato di debiti . Ma c?? di pi? : l?azione amministrativa della giunta aliese pare esclusivamente interessata all?organizzazione di sagre e feste varie. Tutto quello che dovrebbe essere a margine e di contorno rispetto al vero programma amministrativo, ad Alia costituisce il fulcro dell?agenda politica. La rievocazione storica che ormai da due anni viene messa in scena e  Sicilia Alleva ne sono la prova lampante. Questi grandi eventi costano ogni anno agli aliesi un occhio della testa : 20.000 euro il primo, 30.00 circa il secondo. Fanno proliferare enormemente le voci di spesa del bilancio municipale e di contro non immettono un solo centesimo nelle casse del Comune. Basti pensare che domenica 10 ottobre 2010 quando Alia registrava ?centinaia di presenze? secondo gli amministratori, alle Grotte della Gurfa si staccavano poco pi? di una decina di biglietti. Qualcosa di certo non va . E? sotto gli occhi di tutti che l?economia locale rimane indifferente rispetto a questi grandi eventi,l?organizzazione dei quali innesca un perverso meccanismo di autorizzazioni di spesa che fa lievitare in maniera esorbitante i conti pubblici. E tra le determinazioni di settore se ne leggono davvero di molto interessanti, come la numero 893 del 28.09.2010 del registro generale con la quale si affida ad una ditta di un paese limitrofo la realizzazione di cinquanta piatti decorati a mano per la manifestazione Sicilia Alleva 2010 per un costo di 780 euro iva inclusa. A ci? si aggiungono tanti altri provvedimenti spesa, rimborsi e affidamenti diretti di ogni genere e tipo, i costi delle operazioni pubblicitarie che ammontano a poco pi? di novemila mila euro come dimostrano le fatture emesse dalla ditta Publikompass e dal Giornale di Sicilia. Per preparare eventi ricreativi , chi amministra i soldi li trova e pare molto facilmente. L?ennesima conferma ci arriva dall?organizzazione dell?inaugurazione del Museo della Fotografia e dalla mostra del 23 luglio scorso costata agli aliesi ben 36 mila euro e finanziata dall?Assessorato regionale dei Beni culturali. Eppure tra gli scranni di Via Regina Elena c?? chi rimpiange la famosa legge uno che garantiva maggiori risorse agli enti locali, chi vorrebbe sapere ? le cose che non si fanno e che si potrebbero fare, se si ? a conoscenza della vera attivit? che l?attuale Amministrazione svolge ?.
Pare insomma che al di fuori dei servizi essenziali erogati a stento al cittadino e dell?organizzazione di questi eventi, non ci sia alcun programma amministrativo. Sul sito istituzionale del comune intanto, si pubblicizza un nuovo cantiere di lavoro ?per i disoccupati? riguardo i lavori di manutenzione straordinaria della via Gelsomino. Anche ad Alia la politica degli spot inizia a fare tendenza. E ? una goccia nell?oceano rispetto alle tante occasioni di sviluppo perse a causa di negligenze amministrative. Ne citiamo una per tutte, probabilmente una delle pi? sonore sconfitte che l? attuale amministrazione ha incassato lo scorso anno. Un milione trecentoseimila cinquecentonovantanove euro (1.306.599.55) ? la cifra che il Comune di Alia ha buttato al vento e che ? stata restituita all?Unione Europea per la mancata presentazione nei termini previsti dell?istanza da parte dell?ufficio tecnico comunale per la realizzazione di aree destinate ad insediamenti produttivi, per legge obbligatorie in tutti i comuni d?Italia. Un finanziamento ingente che avrebbe consentito il completamento dell?intera area artigianale e che sarebbe arrivato senza difficolt?. Alia infatti possedeva un particolare requisito richiesto a differenza della maggior parte degli altri comuni : l?assegnazione di almeno il 50% dei lotti. La richiesta nel nostro comune era del 100 % e quindi l?area artigianale risultava satura. I progetti preliminari al finanziamento erano tutti pronti per far si che il Comune intascasse quelle somme che invece sono ritornate a Bruxelles. Adesso toccher? adempiere agli obblighi di legge gravando esclusivamente sulle casse comunali. Un brutto sgambetto fatto alle imprese, all?occupazione locale e allo sviluppo del territorio. Quanto scritto emerge dal Supplemento ordinario n?1 alla Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia n?40 del 28 agosto 2009- Assessorato Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca. Fatti troppo gravi per cadere cos? facilmente nell?oblio e di cui l?intera amministrazione comunale farebbe bene a rispondere dinnanzi a tutti i cittadini. Perch? si sono persi questi finanziamenti ? Perch? la politica non controlla l?operato e la produttivit? del responsabile del settore 3 ? Interrogativi che pesano quanto macigni sull?intera giunta che ancora una volta da prova di tutta la sua indolenza. Intanto ad Alia continua un silenzio assordante, comodo per chi governa, nocivo per chi ? governato. E di certo l?attuale inerzia amministrativa allontana le vere sfide di un territorio succube di politiche improduttive e scelte sbagliate aumentando sempre pi? il margine che separa la gente dalle istituzioni.

Marco Guccione




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