Un percorso geologico urbano per valorizzare un’altra peculiarità di Polizzi Generosa unica al mondo
In ambito geologico, la Formazione Polizzi Generosa risalente all’era dell’Eocene (periodo geologico compreso tra 58 e 27 milioni di anni fa) è conosciuta in tutto il mondo come tipica descrizione per indicare una stratificazione particolare delle rocce costituenti il substrato del centro storico di Polizzi che in dialetto è chiamato “Pirrera”.
Essa si aggiunge così come un’ulteriore ricca particolarità tutta polizzana, dopo l’Abies nebrodensis, emblema botanico della Sicilia, il genius loci GA Borgese, in ambito letterario e non solo, espressione rappresentativa di una galleria di personaggi famosi di livello mondiale, alcune emblematiche opere d’arte come il Trittico fiammingo.
Con la delibera di giunta di ieri, si avvia così a valorizzare per la prima volta questo ulteriore aspetto attraverso un percorso geologico urbano che ne esalti la presenza grazie a un intervento complessivo che destina a tale scopo i 27 mila euro di contributo assegnato al Comune dalla Regione.
Un cannocchiale turistico in piazza Trinità, dei pannelli per descrivere l’altimetria dei paesaggi circostanti da osservare; dei visori di realtà aumentata per condurre il visitatore nell’evoluzione geologica di Polizzi dentro la più generale storia geologica della Sicilia e delle Madonie; la connessione di questo discorso geologico, sembra paradossale, ancora una volta, con G.A. Borgese grazie a un Qrcode che ne proietti quanto da lui scritto a proposito sulla storia geologica della Sicilia che lo portò a esprimere una tipica poi ripetuta frase: “Questa vicenda è caratteristica geologica e l’abbozzo del destino umano della Sicilia, il suo nec tecum nec sine te vivere possum (“non posso vivere né con te né senza di te”), oltre che di una particolare novella, Re Cuono, che proprio dalla conformazione geologica del manico della Padella prende spunto per raccontare nella rivista fiorentina Medusa di inizio 900, una leggenda popolare tutta polizzana.
Dei convegni e delle iniziative specifiche per onorare adeguatamente Paul Broquet, uno scienziato francese oggi quasi novantenne, che proprio alla Biblioteca di Polizzi, con una speciale dedica, nel 1968 lasciò la sua tesi presentata alla Facoltà di Scienze di Lille sullo studio geologico delle Madonie e, in particolare, della Formazione Polizzi.
Tutto questo e altro ancora si chiama Geopark, cioè leggere il proprio territorio, le sue valenze e la sua storia, tanto naturale quanto culturale, in maniera sistemica e interconnessa con il restante patrimonio per farne un’occasione di valorizzazione turistica di prim’ordine.
Grazie a questa delibera questa azione in ambito geologico, presto sarà realtà in connessione diretta con tutti gli altri interventi in corso di realizzazione tesi a esaltare e valorizzare l’intero patrimonio naturale, urbanistico e culturale di cui è ricca la comunità di Polizzi Generosa.
Redazione Madonielive