Insolito luogo di miracoli
La riunione si trascinava lenta e come ogni inizio anno sociale era carica di buoni propositi che puntualmente venivano disattesi.
Veronica, dall`alto della sua recente carica in seno al gruppo, era decisa a dare una svolta a quel lento trascinarsi dietro ad eventi di secondo piano e a carattere cittadino. Alzò la mano per attirare l`attenzione di tutti verso il suo intervento, ed esternò a chiare lettere il suo pensiero: « Quest`anno il coro deve andare a cantare in un posto particolare » e propose il santuario della Madonna dello scoglio.
A quelle parole, Luisa si alzò e condendola con una punta di ironia sottolineò : - « A me allo scoglio piacciono solo gli spaghetti, perciò di scoglio e scoglio proporrei di fare un salto alla Madonna della scala del Paradiso, almeno "ntà un`ura iamu e turnamu"».
Certo la scelta non era delle più facili, anche perchè più prestigiosa sarebbe stata la Madonna più prestigio sarebbe andato al coro.
Allora Saro propose Loreto: « mi cuntaru cosi miraculusi » aggiunse. « Ma finiscila Saro » lo incalzò Enzo, « e c`è bisogno di allontanarsi tanto? "se la Madonna la vogliamo nera, "putiemu fari nna scappata a Tindari," li c`è pure l`immagine nella spiaggia, più miracolo di questo? ».
Scusate, intervennero Concetta e Valeria: « "ma nna scappata " a Pompei che ve ne pare? » "Il mussiare", se non unanime, andava oltre la maggioranza: « ncà finitila » li rimbrottò la signora Mattia che dall`alto della sua esperienza tradusse quel "mussiare" in realtà « "li carusi su siddiati," non vedete che ogni volta che andiamo a cantare nella chiesa della Madonna di Pompei " li banchi su chini a metà, inutile, unnaviemu sorti cu ssà Madonna" » e così saltò anche questa proposta.
Per la verità, anch`io proposi "nna bella cantata" nel santuario della Madonna delle Grazie ad Alia, ma quando la signora Paola e Mariuccia mi invitarono ad elencare i miracoli che aveva fatto, non me ne ricordai nemmeno uno, così anche la mia proposta venne bocciata.
La serata fu lunga e di proposte ne vennero fuori tante e tante altre, roba da completare un calendario, ma tutti poco idonei ai bisogni del prestigio del coro.
Peppe e Salvatore, miei "congomiti" di canto mi rivolsero uno sguardo interrogativo, e ad alta voce simpaticamente esternarono: « sor Drago, ci faccia capire, ma quante Madonne ci sono? E nella classifica dei miracoli le nostre, come sono messe?» Non seppi rispondere.
Finite le prove tra una risata e una battuta, ci avviammo giù per le scale per far ritorno a casa. Nemmeno il tempo di uscire dal cancello che sopraggiunsero Sebastiano e Corrado tutti trafelati: « nel cortile di fronte c`è un incendio» gridavano. Compatti ci avviammo verso il luogo indicato da dove giungevano urla e un enorme bagliore. Michelangelo e Gaetana con due grossi estintori recuperati nella vicina associazione della "Misericordia" guidavano il gruppo e girato l`angolo che immetteva nel cortile si fermarono di colpo.
Un signore, come fuori di testa urlava all`indirizzo di una donna che con un bambino in braccio e altri due aggrappati alla gonna piangevano in un angoletto: «ti ho detto di quindici e tu le hai presi da cento, ora come faccio a illuminare la cappelletta alla Madonna?»
Non era un incendio, ma mille watt di luce proiettata nel cortile dove campeggiava un piccolo altarino sormontato dalla statua di una anonima Madonnina, realizzato occasionalmente per un incontro di preghiera in una splendida sera di Maggio. Tirammo un sospiro di sollievo e trovandoci nell`impossibilità di andar via in quanto nel frattempo la bocca del cortile si era riempita di persone venute per partecipare all`incontro, decidemmo di restare e animare la serata. Cantammo, "Mira il tuo Popolo","Immacolata Vergine bella", "Stabat Mater", per poi passare a "Ti Salutiamo Vergine" e ancora "Dell`Aurora tu Sorgi piu Bella.
Un signore si avvicinò e chiese "ma su canti di Missa?" al "si" di qualcuno sbottò:
« Noi in famiglia non siamo mai stati ad una messa, quante cose belle ci siamo persi» e andò a spalancare la finestra della casa vicina dove con lui si affacciarono moglie e figli, allora "Vergine Madre","Madonna Nera" seguita da "Nome Dolcissimo".
Il telefono di Raffaella squillò e lei: -"Pronto" e dalla parte opposta: Maestra Salerno dell`associazione Canto in Coro? Sono Davide Recchia, presidente di "Corus Inside International", avremmo il piacere di potervi avere tra noi.
"Più miracoli di questi" e senza muoverci da casa, in un anonimo posto, tra credenti, atei (forse ex), cristiani convenzionali (come li definisce Mns. Staglianò) e con lei Maria, si soltanto Maria, una, unica e solo Maria madre di Dio.-
Un saluto grande a tutti-