Teatro Andromeda: il capolavoro visionario del pastore-scultore Lorenzo Reina
Siamo in Contrada Rocca, sui monti di Santo Stefano Quisquina, piccolo borgo d’origine medievale in provincia di Agrigento. A mille metri di altezza c’è una vista che dà le vertigini, quelle che solo uno sguardo al di là delle nuvole può dare. All’orizzonte il mare del Canale di Sicilia e, al centro, l’isola di Pantelleria, punto fermo di quelle che per qualcuno furono le vere Colonne d’Ercole di omerica memoria. Lorenzo il suo “estremo confine” è riuscito a superarlo trasformando il limite del suo mondo pastorale in un varco verso l’arte, un’arte che dialoga con la Natura, oltre ogni dicotomia, e interloquisce con il mondo, che quassù viene a rendere omaggio all’opera di un uomo che ha preso in pugno il suo destino capovolgendolo prima e dettandone le regole poi.