Voci Siciliane

DRAGO CALOGERO DRAGO CALOGERO Pubblicato il 15/03/2019
Tyffany si accostò al grande marciapiede e fermò la  sua fiammante mac...

Tyffany si accostò al grande marciapiede e fermò la sua fiammante mac...

Tyffany si accostò al grande marciapiede e fermò la sua fiammante macchina, guardò negli occhi Barron e per l`ennesima volta gli chiese se ne era sicuro, il ragazzo senza alcuna esitazione ribadì il suo si.
Era appena tornato dalla sua gita a Taormina al seguito di papà Donald che vi si era recato per lavoro e tra una colazione e l`altra tra le pasticcerie locali, aveva captato una notizia eccezionale.
Si vociferava che In uno dei comuni Madoniti dove a giorni si dovevano tenere le elezioni amministrative era in corso un dibattito che avrebbe potuto portare ad acquisire tutte le case sfitte del paese e venderle al prezzo simbolico di un Euro con la clausola che dovevano essere ristrutturate entro un tot di tempo e adibite ad abitazioni o case vacanze.
I conti erano presto fatti, 10 case, 10 euro circa dodici dollari. Qualche migliaio ancora per sistemarli e l`impero era servito.
Barron stese la cartina, tirò fuori il compasso, lo piantò al centro del paese e ne apri l`altra estremità verso il mare: << one Inch >> (un pollice) << a walk >> (una passeggiata) sentenziò guardando con occhi pieni di entusiasmo la sorella. Poi fece un calcolo forfettario, << 16 miglia, meno di mezzora per raggiungere la spiaggia, ed i nostri ospiti potranno godere di montagna e mare, tintarella e trekking , fresco e solleone nel giro di pochi minuti >>.
La fiammante Lincoln mks, sotto lo sguardo perplesso degli agenti preposti alla sicurezza , varcò lentamente il cancello del residence alle falde dell`Etna, immettendosi nella rotatoria che l`avrebbe portata sull`autostrada, << non più di novanta minuti >> calcolarono << e potremo costatare di persona >>.
Il bivio gli si parò d`avanti ancor prima che la voce suadente del navigatore Cinese di nuova generazione ne desse l`indicazione, con grande sollievo, lasciarono quella che chiamano autostrada e si immisero nella statale che li doveva portare alla meta: << finalmente >> esclamò il ragazzo, << potremo godere di un tratto di rilassante strada montana >>.
Ebbero il tempo di percorrere qualche kilometro che gli sembrò di essere Don Chisciotte e Sancho Panza dei tempi nostri, tra pale eoliche ed enormi buche che facendo sobbalzare la macchina li stavano riducendo come due stracci, tanto da fargli desiderare il cavallo Ronzinante e l`asinello Rucio a quei comodi (si fa per dire) ammortizzatori . Percorsero un lungo tratto della stretta, tortuosa e ripida discesa e ad un tratto gli si parò d`avanti un crocevia, spensero il navigatore che continuava a blaterare ricalcoli su ricalcoli e indicazioni astratte << dobbiamo dire a papà che a questi Cinesi li deve sanzionare >> convennero e imboccarono la strada a destra, dove veleggiava una scolorita indicazione della meta da raggiungere.
E........... così............. impantanati fin`oltre il finestrino videro tramontare il sole dietro quella bellissima montagna a forma di bignè.
Era l`alba quando la grossa jeep con sei marines armati di badili, picconi e corde arrivò sul posto, il tempo di un niente riportarono la Lincoln oltre il greto.
In preda ad una incontenibile voglia di riscatto i due ragazzi saltarono in macchina e volarono (si fa per dire) verso la meta.
Si fecero il giro del piccolo paese rimanendone entusiasti e meravigliati, poi posteggiando la macchina appena sotto la ripida discesa, corsero verso il vicino bar per godere di un paio di buoni cornetti e due caffè di cui anche negli States se ne decantava la bontà e se ne vociferava il prezzo stracciato. Nel primo pomeriggio provarono ad andar via imboccando la strada che indicava il mare, ma dopo qualche kilometro dovettero ritornare indietro. Riaccesero il navigatore Cinese e finalmente parve la strada giusta. A tarda sera dopo un`ora e cinquantotto minuti di rally e sei semafori lasciati alle spalle, e lo sa solo Dio quanti ancora da passare, giunsero sotto la montagna a forma di bignè da dove rividero tramontare il sole, ma del mare nemmeno l`ombra.
Sconsolati, accostarono la Lincoln sul bordo della strada e si sedettero sul  guard rail, << Peccato doverla buttare >>  esclamò Tyffany. << ci avremmo ristrutturato almeno tre case >> aggiunse Barron. Ed entrambi volgendo lo sguardo a sudest tra quelle montagne illuminate di rosso porporino del tramonto, con un pizzico di impotente e rassegnato dispiacere non poterono che esclamare: << it is a pity that in order to enjoy heaven one must first suffer hell >> e un malinconico pensiero corse verso quell`arida, assolata e piatta California. Un caro e nostalgico saluto a tutti.

Alia - Viste 2633 - Commenti 0